E’ cominciato a Palermo il nuovo processo d’appello contro Marcello dell’Utri, accusato di concorso esterno a Cosa nostra, dopo l’annullamento con rinvio deciso dalla Cassazione nel marzo scorso. “Pensate che io ho ancora fiducia nella giustizia quindi se c’è uno da ricoverare sono io, giusto? Assieme a Ingroia però, andiamo insieme perché se c’è un pazzo è proprio lui”, ha nicchiato il senatore del Pdl che proprio stamattina è stato raggiunto dalla nuova accusa di estorsione nei confronti di Silvio Berlusconi. “Che gliene frega ai magistrati dei soldi miei? Io ho costruito per Berlusconi un impero: punto”. Poi dedica una battuta al Fatto Quotidiano: no, non dico niente perché sono bravi e ci sanno fare, però quante ingiustizie, non si fa il mestiere così per attaccare le persone dicendo cose parziali. Io non lo leggo mi arrivano le rassegne stampa ma una lira per comprare il Fatto non l’ho mai spesa”  di Giuseppe Pipitone e Silvia Bellotti

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Trattativa, presidente Tribunale Palermo: “Secondo me c’è stata”

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