Tagliate finissimamente, come se foste dei minuziosi cuochi orientali, con il desiderio di trasformare tutte le verdurine estive in fiammiferini. Poi, ritoscanizzandovi subito dopo, le risalterete in dell’olio con qualche spicchio di aglio portato fino al colore dell’oro.

Peperoni, melanzane, zucchini, cipollotte bianche con le loro foglioline verdi, più fagiolini e qualche patata, sempre tagliata a fiammiferino.

Sale e peperoncino fresco o macinato secco in dose coraggiosa fino ad una parziale cottura che lasci ben croccanti tutte le verdure, a cui una volta raffreddate, quando saranno perfettamente cotte senza essersi disfatte, aggiungerete un’abbondante dose tagliuzzata di buon basilico. Il verduroso intingolo una volta divenuto freddo, lo utilizzerete per condire delle caserecce che cuocerete in acqua ben salata, scolandole a mezza cottura.

Aspettate un paio d’ore che la pasta, se di buona qualità, giunga ad insaporirsi rimanendo turgida e fasciata dalle tante e abbondanti fredde verdurine, ricredendovi così definitivamente sull’errata idea della stoltezza della pasta fredda.

Articolo Precedente

Le tovagliette di McDonald’s? “Non per alimenti”. Ma entrano in contatto col cibo

next
Articolo Successivo

Ristoranti italiani a New York: agli yankee non date spaghetti e ketchup

next