Nonostante il caldo africano e una serie di scosse di terremoto che l’avevano fatto tremare più del dovuto (e chiudere per qualche giorno), l’Istituto Storico Parri di Bologna ripropone un nuovo appuntamento, questa volta all’aperto sotto al portico del chiostro dell’ex convento di San Mattia, con i filmati cosiddetti “di famiglia” recuperati e archiviati dall’Associazione Home Movies di Bologna.

Giovedì 12 luglio, alle ore 22, è il turno di Guglielmo Baldassini per una serata di proiezioni intitolata: Decadimenti e riemersioni. Il cinema pittorico di Guglielmo Baldassini, con proiezione in pellicola e una sonorizzazione live di Roberto Paci Dalò. Per essere più precisi si tratta di una selezione di brevi e preziosi film del pittore milanese Guglielmo Baldassini, girati in formato 9,5mm, recuperati da Home Movies e ristampati in 16mm. Vedute della città e momenti privati riemergono dagli anni venti, immagini fantasma che assumono la forma di materia magmatica fatta di memoria e di sogno. Le visioni ipnotiche di Baldassini s’incontrano con la musica e i suoni di un artista come Roberto Paci Dalò.

Gulglielmo Baldassini nasce nel 1885 e nei primi anni del ‘900 frequenta per un triennio l’Accademia di Brera a Milano. Ben presto inizia a dipingere e a studiare per proprio conto dedicandosi, in particolar modo, al paesaggio e alla marina. Inizia ad esporre in varie mostre nazionali e internazionali. Pittore e acquafortista, Baldassini si dedica assiduamente anche alla fotografia e al cinema in formato Pathé Baby. In alcuni casi le immagini fotografiche e le riprese di luoghi sono state utilizzate per i quadri e le incisioni. Il corpus filmico è costituito da 95 bobine girate tra il 1926 e i primissimi anni Trenta. I soggetti principali sono la famiglia, la città di Milano e i paesaggi. La composizione del quadro e la distribuzione delle figure in relazione agli oggetti e alle situazioni sullo sfondo, risulta sempre particolarmente armoniosa.

Le immagini della selezione di Home Movies denotano qualità visive quantomeno originali. Le caratteristiche delle pellicole risultano infatti dallo sviluppo che lo stesso Baldassini praticava artigianalmente e dal decadimento dell’emulsione, causato dalla cattiva conservazione.

Ad accompagnare le immagini il compositore/musicista, regista e artista visivo Roberto Paci Dalò, vita da tuttofare tra Rimini e Berlino. Pioniere nell’utilizzo delle tecnologie digitali e dei sistemi di telecomunicazione in arte ha presentato i propri lavori oltre che in spazi canonici (Kunsthalle Vienna, Biennale di Venezia, Ars Electronica Linz, Opera di Vienna…) anche in luoghi insoliti quali: 15 chilometri di diffusione sonora sulla spiaggia adriatica (Publi- phono), la più importante chiesa del barocco napoletano (Certosa di S. Martino, L’assedio delle ceneri), un edificio di archeologia industriale a Graz (il rave Trance Bakxai), una ex loggia massonica canadese (Western Front Vancouver), un teatro d’opera chiuso dal 1943 e riaperto per due notti soltanto (Rimini, De bello Gallico), carri armati e mezzi corazzati della seconda guerra mondiale (Deutsch-Russisches Museum Berlin-Karlshorst, Schwarzes Licht), un’icona dell’architettura del Ventennio (Palazzo della Civiltà del lavoro Roma-EUR, Metamorfosi), web (creazione nel 1995 di Radio Lada una delle prime web radio). Produce regolarmente dischi e libri. Ora sta lavorando a Shanghai in un mastodontico edificio donato dall’Unione Sovietica alla Cina nel 1955.

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