Avete mai visto una ghiandaia? È uno splendido uccello, del quale, quando si leva in volo, si ammirano tutti i colori, in particolare quelle caratteristiche striature bluastre sulle ali.

Bene, la ghiandaia, con la nuova stagione venatoria, in Piemonte sarà cacciabile. Quando ho letto il nuovo calendario venatorio mi sono sentito come un riccio schiacciato da un’auto.

Forse qualcuno di voi ricorderà i miei precedenti post in materia di referendum caccia in Piemonte, e dello scippo che è stato perpetrato. Bene, i nostri governanti, non contenti di avere sottratto ai cittadini piemontesi il diritto di andare al voto procedendo all’abrogazione in fretta e furia della legge regionale, poi, approfittando del fatto che quella nazionale è più permissiva e consente la caccia pressoché a tutto quello che si muove in cielo e in terra, hanno pure pensato bene di rendere cacciabili specie che prima non lo erano, ovverosia la gallinella d’acqua, l’alzavola, l’allodola e appunto la ghiandaia. In compenso non sarà più cacciabile il coniglio selvatico. Una concessione agli ambientalisti? No, semplicemente hanno appurato che in Piemonte non c’è mai stato… Succede anche questo quando si ha a che fare con i politici.

Ora, a parte il fatto che viene da chiedersi perché prima queste specie i nostri governanti le ritenevano non cacciabili e ora lo sono diventate. Cos’è successo. Improvvisamente sono aumentate smisuratamente di numero tanto da costituire un pericolo o un disturbo per le attività umane? Ovviamente, la mia è una boutade: i nostri politici non sapranno darvi alcuna spiegazione. Semplicemente, essa non esiste. Ma poi, accertato che non c’è un motivo valido per cacciare queste specie, dove sta davvero il senso? Perché ampliare la carneficina? I cacciatori hanno richiesto ai nostri politici di cacciare queste quattro nuove specie e loro li hanno accontentati? C’è un cacciatore che ha interesse ad uccidere una ghiandaia? Forse per impagliarla, mi viene da pensare. Oppure l’allodola? “Piccolo passeriforme di circa 17-19 cm. Di lunghezza, per un peso di 35/45 grammi”. Considerato che ci sono i leghisti in Regione viene da pensare che vogliano trasferire la tradizione veneta della “polenta e osei” qui in Piemonte. Non so, è tutto terribilmente folle, direi kafkiano, sembra di vivere un incubo, e invece è una terribile realtà.

Un’unica speranza ci rimane, che il prossimo anno questa classe politica venga spazzata via e non torni mai più. Mai più. Mai più.

Il mio sogno è che certi politici diventino proprio come quelle specie animali di cui – a causa loro – ci sono meno esemplari: specie in via di estinzione. Ma sogno anche che per loro, i politici, non ci sia alcuna salvaguardia.

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