Scenario surreale ieri sera durante la prima serata di “Porta a Porta”, su Rai 1. L’ex ministro della Difesa, Ignazio La Russa, si concede un’autorevole citazione letteraria (“i tacchini di manzoniana memoria”), suscitando l’ilarità in studio e in particolare di Vittorio Feltri, che lo corregge immediatamente e maschera a stento un sorriso divertito. L’esponente del Pdl si scatena nuovamente, approfittando di una diatriba tra il sottosegretario all’Economia, Gianfranco Polillo, e il leader dell’Idv, Antonio Di Pietro. Reclama da quest’ultimo le scuse a Berlusconi per averlo costretto alle dimissioni.   Si innesca così una lite furibonda ad effetto domino che coinvolge Stefano Fassina (Pd) e Rocco Buttiglione (Udc).  I toni però si alzano in modo incontrollabile e nella sarabanda di urla in studio, Bruno Vespa invita la regia a chiudere i microfoni ai suoi ospiti. Il provvedimento chiesto dal conduttore tarda ad arrivare e così perde il controllo, gridando: “Chiudete questi cavolo di microfoni!” di Gisella Ruccia

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