Il petrolio italiano è poco e di scarsa qualità, ma è tornato a suscitare gli interessi delle compagnie petrolifere. A Carpignano Sesia, piccola cittadina in provincia di Novara, il sindaco si era “dimenticato” di analizzare la richiesta dell’Eni di apertura di un pozzo esplorativo. Se ne sono accorti i cittadini quando hanno visto una trivella nei campi a poche centinaia di metri del centro abitato. Secondo il gruppo petrolifero sotto un’area, di proprietà comunale, si trovano circa 80 milioni di barili di greggio, ben misera quantità se si considera che in Italia consumiamo giornalmente circa 1,5 milioni di barili. Il pozzo che si vorrebbe aprire, e che rimarrebbe in attività almeno una decina d’anni, coprirebbe, in tutta la sua vita, il fabbisogno della penisola per appena 50 giorni. I cittadini di Carpignano hanno costituito il comitato Difesa Nostro Territorio per preservare le vere ricchezze di quest’angolo della pianura padana: l’acqua e l’agricoltura di Cosimo Caridi

 

 

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