Per Bologna non dev’essere l’anno del rock.  Dopo le infinite polemiche che hanno accompagnato la programmazione estiva degli spazi all’aperto con musica, perlopiù rock, cade la tegola che nessuno si aspettava: i Radiohead, molto probabilmente, sposteranno il concerto del 3 luglio a Bologna a data da destinarsi.

Il cambiamento di programma era nell’aria da giorni. Prima era sembrato che il problema fosse di sicurezza, legato al terremoto in Emilia, quindi il concerto era stato spostato da Piazza Maggiore al Parco Nord; poi la sciagura di Toronto, dove un collaboratore della band inglese, Scott Johnson, backliner della band e stretto collaboratore del batterista Phil Selway, era morto e altri quattro allestitori erano rimasti feriti, in seguito al crollo della megastruttura che stavano costruendo.

L’ufficialità dell’annullamento temporaneo dovrebbe arrivare in serata. Nel frattempo bocche cucite tra gli organizzatori locali e il comune di Bologna per quello che doveva essere il live in piazza Maggiore più importante dopo il celebre concerto dei Clash di 33 anni fa. Possibile il recupero del live in settembre durante la festa de l’Unità a Bologna. Rinviate, infine, anche le date di Roma (30 giugno), Firenze (1 luglio) e Codroipo (Ud) il 4 luglio.

Intanto si scatena il popolo di Twitter che accoglie con molta rabbia l’oramai confermato spostamento a fine estate dei live italiani 2012 dei Radiohead. Radiomatteo evoca i Maya sostenendo che “Concerto dei #Radiohead a #Bologna spostato al #21dicembre2012. Poi potra’ finire tutto quanto”, oppure sempre in tema di previsioni c’è chi, come #SegretiDiLusi sostiene che  “Soli #Lusi sa quando suoneranno i #Radiohead a #Bologna“.

In serata il gruppo inglese interviene con un comunicato ufficiale che conferma le voci circolate nel pomeriggio: “Come probabilmente avrete saputo il tetto del palco ha ceduto prima del nostro concerto di Toronto,  causando la morte di Scott Johnson, un membro della nostra crew, e il ferimento di altre tre persone.  Il cedimento ha distrutto anche l’ impianto luci, progettato e costruito unicamente per il nostro spettacolo e ci vorranno settimane per poterlo sostituire. Inoltre ha anche provocato danni ingenti alla nostra strumentazione, di cui fanno parte pezzi risalenti ad alcune decine di anni fa che saranno difficili da rimpiazzare”.

“Mentre stiamo affrontando il dolore e lo shock che derivano da questo tragico incidente”, continuano Thom Yorke e compagni, “ci sono molti aspetti pratici da risolvere e pertanto stiamo facendo tutto il possibile per cercare di riprogrammare i seguenti concerti: 30 Roma, 1 luglio a Firenze, il 3 a Bologna Arena Parco Nord, 4 Codroipo Villa Manin, 6-7 a Berlino Wuhlheide”.

“Il nostro obiettivo è di annunciare le nuove date per questi show mercoledì 27 giugno. In quell’occasione forniremo anche tutte le informazioni su come ottenere eventuali rimborsi dei biglietti in caso non vi fosse più possibile assistere ai concerti nelle nuove date. Pensiamo invece di essere in grado di ricominciare a suonare dal vivo in tempo per gli  show di Nimes ( Les Arenes , 10 e 11 luglio). Date le circostanze, faremo di tutto per offrire ai nostri fan il miglior show possibile. Grazie per la vostra comprensione e il sostegno dimostrato”.

Rimane comunque piuttosto curioso che nonostante lo spostamento di date probabilmente di oltre due mesi, l’ipotesi di Piazza Maggiore a Bologna non ritorni tra le richieste del gruppo che, si sa, parecchio esigente in materia di location e sfondi estetico-architettonici dei propri concerti.


 

 

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