La metro è il simbolo della frenesia urbana. Ma nella nuova linea B1 di Roma, inaugurata il 13 giugno scorso, le attese per una corsa sono così lunghe che arrivare da un punto all’altro della città appare un’impresa biblica. Ilfattoquotidiano.it ha percorso la nuova tratta, visitata stamane dal sindaco Gianni Alemanno in persona per verificare il funzionamento. ” C’è aria di campagna elettorale – afferma un ragazzo sulla banchina in attesa del treno – il suo sopralluogo ha rallentato ulteriormente le corse”. Non si riscontrano più i ritardi di 45 minuti segnalati nei giorni scorsi, ma se “va male” una corsa l’aspetti 20 minuti, se “va bene” 8. “Venti minuti fra una fermata e l’altra, tra Conca d’oro e Libia – racconta una signora – facevo prima a piedi, i chilometri non sono poi così tanti”. “Opere faraoniche e poi mancano la segnaletica, le pensiline, i treni sono senza aria condizionata, vecchi e fatiscenti” raccontano i cittadini romani che lamentano inoltre la soppressione delle corse di diversi autobus senza nessun avviso da parte del Comune. In generale la nuova linea B1 da Bologna a Conca d’oro è accolta con favore. Ma si poteva fare di più, “dopo tanti anni di lavoro, solo tre fermate” afferma una ragazza “chissà quanto ci vorrà per avere la linea C” di Irene Buscemi

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