“Nessun alibi, è compito del governo garantire in tutti gli stabilimenti Fiat le libertà e i diritti sindacali”. Maurizio Landini (segretario Fiom) non ha trattenuto la commozione dopo la sentenza del tribunale di Roma che condanna la Fiat per condotta discriminatoria negli stabilimenti di Pomigliano. Ora Marchionne deve riassumere 145 lavoratori con tessera Fiom. Giorgio Cremaschi ha auspicato l’intervento dei carabinieri per garantire il reintegro. “Non è un problema di forza pubblica ma di democrazia – spiega Landini – governo e parlamento devono agire perché sono in discussione la libertà e la costituzione”. Il segretario Fiom attacca frontalmente la Fiat: “Per l’ennesimo volta ha violato le leggi, e al contempo non fa investimenti mettendo a rischio i lavoratori” di Paolo Dimalio

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I diritti del lavoro e il doppio tuffo nella miseria

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Fiat, il pianto di Landini per il reintegro degli operai Fiom

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