“La Sindrome di Quirra non è più un mistero”. Sembra non avere dubbi il Procuratore di Lanusei Domenico Fiordalisi sulle fonti dell’inquinamento che hanno contaminato e, con tutta probabilità, continuano a inquinare parte dei territori dei comuni sardi su cui si sviluppa il Poligono sperimentale del salto di Quirra (Pisq). Oggi, presso il Tribunale di Lanusei, al via la prima delle udienze preliminari per la verifica della fondatezza delle ipotesi accusatorie formulate dal magistrato. Dopo quasi un anno e mezzo di indagini sono 20 le persone che, a vario titolo, sono chiamate a rispondere del disastro ambientale e delle mancate misure per evitare possibili conseguenze su militari e popolazione. È lo stesso magistrato a ripercorrere ai microfoni de ilfattoquotidiano.it i principali passaggi del suo lavoro di accertamento. Un lavoro che è anche alla base della recente approvazione, da parte della Commissione uranio impoverito, di una relazione presentata dal senatore Gian Piero Scanu (Pd) che prevede la progressiva dismissione dei poligoni di Teulada e Capo Frasca e la riconversione di quello del Salto di Quirra, oltre che delle necessarie e urgenti bonifiche del territorio di Carlo Porcedda

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