Di fronte alla Nazionale che si gioca i quarti agli Europei di Polonia e Ucraina non c’è Consiglio comunale che tenga. Tanto vale concedere ai consiglieri un proiettore e qualche pausa tecnica per tenere d’occhio il risultato. Devono aver pensato questo al Comune di Milano, dove la partita degli azzurri è stata trasmessa in una sala attigua a quella consiliare, mentre in Aula si discuteva di addizionale Irpef. Tanto è bastato perché due giovani e riccioluti consiglieri comunali ingaggiassero un botta e risposta che in rete sta già facendo discutere. A lanciare il suo j’accuse è l’unico consigliere del Movimento5Stelle al Comune di Milano: “Se questo è il rispetto delle istituzioni, vado a mangiare normalmente a casa”, ha scritto il ventunenne Mattia Calise su Facebook, allegando la foto di alcuni colleghi col fiato sospeso di fronte alla partita. Immediata la replica del coetaneo in quota Pd: “Bravo, hai sbattuto il mostro in prima pagina”, replica dal suo blog il 24enne Emanuele Lazzarini, “ma il populismo ha le gambe corte”.

Nella lettera indirizzata a Calise, Lazzarini esorta il collega ad essere più raffinato nella scelta degli argomenti: “Il guaio di questo sistema gravemente malato non è certo il fatto che il consigliere Taldeitali si è assentato per qualche minuto dall’aula per guardare uno spezzone di partita”, spiega il consigliere del Pd, “quanto invece l’insieme di regole e prassi folli che hanno permesso che il non-rispetto delle istituzioni democratiche, della dialettica, dei tempi della politica e della vita, sia diventato la normalità. E’ così che la “fuga dall’aula” – prosegue – oltre che normale, diventa desiderabile e anzi, quasi vitale. Per legittima difesa”. In particolare, Lazzarini se la prende con il regolamento consiliare e con l’ostruzionismo praticato dall’opposizione di centrodestra, e aggiunge: “Su queste battaglie, caro Mattia, sarò con te, sempre”.

Ma il destinatario non ci sta, e già durante il Consiglio di ieri chiedeva conto di una sospensione di un’ora e mezza che avrebbe permesso a maggioranza e opposizione di “mettersi d’accordo nei corridoi”. “Le decisioni vanno prese in Aula, dove tutto viene verbalizzato e trasmesso in streaming“, sostiene Calise, che domanda alla maggioranza: “Se assentarsi per la partita è lecito, perché avete bocciato la sospensione di mezz’ora che avrebbe almeno permesso di cenare a chi, unico consigliere del M5S, lavora da solo?”.

Nel frattempo il post di Mattia Calise su Facebook ha superato i duecento commenti. E il dibattito è vivace. “Non saranno 90 minuti a cambiare il nostro futuro”, scrive Giuseppe, che attacca il M5S: “Solo i grillini possono abbassarsi a questo livello di stupidità”. Tutt’altra opinione quella di Ercole: “Non se ne può più della strafottenza dei politici”, scrive unendosi a quanti invitano Calise a inviare la foto al sindaco Giuliano Pisapia. Ma tra i commenti spuntano quelli di un consigliere che davanti al proiettore si è seduto. “A fare la figura dello sfaticato non ci sto”, chiarisce subito Gabriele Ghezzi, poliziotto eletto nelle fila del Pd. “Al mattino esercito la professione del poliziotto e di pomeriggio, tra commissioni e consigli arrivo a casa non prima di mezzanotte, quando va bene”. E paragonando la foto di Calise ai cappi leghisti di fine Prima Repubblica, attacca: “Non mi sento una merda se ogni tanto sbirciavo un evento sportivo, invece di sentire ripetere le solite e le stesse litanie di chi fa una opposizione becera”.

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