La storia della start-up italiana Volunia è stata, fin dalla sua presentazione nel mese di febbraio, oggetto di critiche e discussioni in un continuo tendere tra l’entusiasmo più sfrenato e un pessimismo dilagante. Chiunque abbia assistito alla presentazione del progetto avvenuta il 6 febbraio all’Università degli studi di Padova si è accorto che in tutto questo c’era sicuramente del potenziale ma che, allo stesso tempo, c’era ancora molto da fare e altro da rivoluzionare. Nonostante gli alti e bassi che il gruppo di lavoro ha attraversato in questi mesi, a partire dal 4 giugno è ricominciato il processo di attivazione di tutti gli utenti che avevano fatto richiesta per l’accesso a numero chiuso (stimato intorno a una media di circa 10mila al giorno). Fino al 14 giugno, quando Volunia ha ufficialmente tolto i sigilli ed è stato reso disponibile a tutti.

Il concetto che sta alla base del progetto è stato riassunto in “Seek & Meet” (cerca e incontra), portando all’interno di un classico motore di ricerca un aspetto più social di incontro e aggregazione. Durante la presentazione è stato detto che “con Volunia anche le galline possono volare”, identificando come “galline” tutti gli utenti ingabbiati dai classici social network e da una ricerca fine a se stessa. I siti internet diventano delle mappe e l’utente visita le sue ricerche spostandosi da un “luogo” all’altro: in tutto questo può incontrare chi ha i suoi stessi interessi e sta effettuando la stessa ricerca. Non sarà solo più una ricerca di informazioni ma la possibilità di diventare una community e interagire con chi potenzialmente ha le stesse passioni.

Fin qui sembrerebbe tutto perfetto ma la realtà dei fatti, come accade spesso, ha rivelato alcune lacune fortemente criticate sia dagli utenti che dagli esperti di settore a pochi minuti dalla fine della conferenza stampa di presentazione. Alla base di queste scelte infelici ci sarebbero state alcune incomprensioni all’interno del team al punto che, a pochi giorni dal lancio al grande pubblico, l’ideatore e capo-progetto, Massimo Marchiori, ha lasciato il suo incarico. In una lunga lettera pubblicata dal Sole 24 Ore, Marchiori ha spiegato così la sua decisione: “La vita è fatta di storie. E la storia che sto per raccontarvi non è tutta la storia che potrei raccontare, anzi (quella completa sarebbe lunga come un libro), ma contiene gli elementi principali. Cominciamo dalla fine: non sono più direttore tecnico di Volunia. E non solo: non dirò più una sola parola tecnica, non darò più un’idea, non contribuirò alla manutenzione ed al miglioramento né del codice che ho scritto, né degli algoritmi che ho dato al progetto, e non ne creerò mai più di nuovi. A meno che la situazione non cambi”. E ancora: “Lascio la direzione tecnica di Volunia perché qualcun altro vuole farla al posto mio. Vuole poter decidere tutto, senza di me. E si è quindi sostituito alla mia posizione, intimandomi di farmi da parte. Di fronte a questo io sono rimasto esterrefatto. Qualcuno ha pensato che dopo tutti questi anni, lavoro e sacrifici, l’infrastruttura del progetto è pronta a partire, ora ci si può sostituire a chi ha ideato e creato questo progetto”.

L’azienda invece ha optato per un breve comunicato: “Volunia Italia srl prende atto delle dichiarazioni pubbliche rilasciate dal prof. Massimo Marchiori e le contesta fermamente nei contenuti e nella forma. Le valutazioni riguardanti le suddette dichiarazioni saranno svolte nell’ambito dei competenti organi societari”. Nonostante la difficile situazione, sia a livello tecnico che a livello societario, il progetto che avrebbe dovuto far tremare le poltrone di Google è ufficialmente approdato sulla rete senza limitazioni e le valutazioni potranno essere fatte direttamente sul campo. Come per ogni progetto che coinvolge Internet e la sua comunità, saranno gli stessi utenti a decretare il successo o il fallimento di Volunia, che potrebbe diventare il diretto concorrente dei più noti motori di ricerca o essere etichettato laconicamente come “molto rumore per nulla”. Dopo il lancio al grande pubblico il gruppo ha già annunciato l’arrivo di alcune novità proprio nei prossimi giorni: il 21 giugno verrà rilasciata la versione di accesso per i dispositivi mobili ed entro la fine del mese verranno invece aggiunti gli “add-on” per Chrome e Firefox che permetteranno a Volunia di seguire l’utente durante la sua navigazione.

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