Una scossa di terremoto con magnitudo 4.5 si è verificata alle 6.08 con epicentro al largo di Ravenna, ad una profondità di circa 25,6 chilometri, al largo della costa adriatica. Il nuovo evento sismico è stato avvertito anche ad Ancona e Pesaro. Le zone vicine all’epicentro sono Ravenna, Cervia e Alfonsine. Secondo la Protezione Civile, al momento, non si registrano danni a persone o cose. Numerose le chiamate ai vigili del fuoco, carabinieri e polizia.

Durante la notte, tra l’altro, erano state “soltanto” sei le scosse rilevate fino alle 6 del mattino, tutte con magnitudo tra 2 e 2.4. Alle 2,25, un altro sisma lieve – di magnitudo 2.9 – si è verificato anche a Benevento.

Sisma non collegato a quello dell’Emilia. Non c’è collegamento fra il sisma di questa mattina avvenuto al largo di Ravenna e quello che ha colpito il modenese e in generale, l’Emilia, nei giorni scorsi. Lo conferma  Franco Mele, ricercatore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Si è trattato di un terremoto avvenuto a circa 25 chilometri di profondità, ha spiegato l’esperto, all’estremità orientale di quello che definiamo ‘arco ferrarese’ che si estende fino al ravvenate, opposta all’occidentale dove è avvenuto il sisma dell’Emilia. I due fenomeni non sono collegati fra loro. Quello di Ravenna è un terremoto con movimenti diversi, è avvenuto in profondità, siamo a 80 chilometri di distanza. Il terremoto è stato avvertito su tutto il litorale perchè un sisma che avviene in profondità ha vasta eco”.

“I terremoti – ha spiegato Mele –  sono generati dalla crosta terrestre che è sempre in movimento, sono lunghi e avvengono in milioni di anni. Un terremoto di magnitudo 4.5 come quello di oggi, genera movimenti di pochi centimetri. La magnitudo 4.5 non ha causato danni proprio perche’ il sisma  e’ avvenuto in profondita’ e al largo e quindi l’energia si disperde man mano che ci si allontana dall’ipocentro. L’importante – ha sottolineato il ricercatore dell’Ingv – e’ rendersi conto che non siamo davanti ad un fenomeno esteso che sta coinvolgendo il centro Italia. Il terremoto di Ravenna, per ora è circoscritto a quell’area e non ha niente a che vedere con quello dell’Emilia”.  

Nessun danno a Ravenna. ”In queste ore sono in corso controlli sugli edifici pubblici. Dalle prime verifiche non risulta ci siano stati danni particolari. Le scuole sono regolarmente aperte”. E’ il messaggio del sindaco di Ravenna, Fabrizio Matteucci, dopo la nuova scossa di terremoto che stamani alle 6.08 ha riguardanto la Romagna, con epicentro nel mare Adriatico, e che secondo le prime impressioni degli esperti non sarebbe collegato allo sciame sismico che dal 20 maggio è in corso in Emilia, e in particolare nel Modenese. “L’unica scuola in cui la dirigente ha chiesto un intervento di controllo – ha detto ancora Matteucci – è il liceo scientifico”.

Allarme per il turismo in riviera. Sarebbe troppo aggiungere agli ingenti danni dovuti al sisma anche quelli derivanti dalla perdita di 8 milioni di turisti che ogni anno arrivano in Emilia Romagna. Per questo, e anche perché all’estero sono state diffuse notizie allarmanti, che hanno già causato disdette e cancellazioni, la presidenza del Consiglio non ha perso tempo e, insieme al ministro del Turismo Piero Gnudi, all’Enit, l’Ente nazionale del turismo e alla Regione, ha attivato una unità di crisi che ha predisposto un piano di comunicazione a sostegno dell’attività turistica. Compito della task force sarà quello di veicolare informazioni “precise ed affidabili”, per garantire il normale svolgimento della stagione estiva. 

Errani: “Nessun allarmismo”. Il commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani è intervenuto sul sisma ravennate di oggi, al margine della conferenza stampa sul Concerto per l’Emilia: “La scossa non ha prodotto danni. Non creiamo inutili allarmismi. Le strutture turistiche sulla costa adriatica sono pienamente attive”.

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