“Una riflessione sulla libertà di poter raccontare la storia di Nicola Cosentino, di poter fare questo nome. Sembra quasi che non debba essere pronunciato invano”. Così gli autori del libro “Il Casalese” definiscono l’iniziativa “Con i bavagli non c’è conoscenza né coscienza” promossa a Casal di Principe dall’Ordine dei Giornalisti della Campania, dall’Associazione Napoletana della Stampa e dalla casa editrice “Cento Autori”. “Per il libro che abbiamo scritto, una biografia non autorizzata di Nicola Cosentino, il fratello Giovanni ci ha denunciato e ha chiesto alla casa editrice un risarcimento danni per un milione e duecentomila euro, oltre al sequestro e alla distruzione del libro”. “Dire che il libro ‘Il Casalese’ non va distrutto – ha detto Tano Grasso, presidente onorario della Federazione associazioni antiracket – significa dire a chi fa politica in questo territorio che non basta esprimersi a parole, ma che è necessario fare scelte coraggiose e di rottura. Non vi nascondo che in varie realtà ho colto invece atteggiamenti e scelte di tipo consociativo”  di Andrea Postiglione

Articolo Precedente

“Commissari irregolari a Caserta e Castel Volturno”

next
Articolo Successivo

I rifiuti di Roma vanno a Riano e le proteste ripartono. Bloccata la via Tiberina

next