Un carabiniere di 48 anni, il brigadiere Enrico Solinas, è stato trovato morto carbonizzato in un’auto data alle fiamme a Sanremo. Il militare, in servizio nella locale stazione, è stato trovato dai vigili del fuoco, chiamati all’alba per la segnalazione di una Punto bianca che bruciava in una strada sterrata nel quartiere sanremese di Pian di Poma. Nello spegnere le fiamme i vigili del fuoco hanno fatto la scoperta. L’area è stata transennata. Sul posto, oltre ai carabinieri di Sanremo, il magistrato Antonella Politi, che coordina le indagini. Allertati i Ris di Parma, il reparto specializzato dell’Arma nelle investigazioni scientifiche, che analizzerà la macchina. 

L’uomo, divorziato, era in servizio nella città dei Fiori dalla fine degli anni ’80. La morte è avvenuta in una zona piuttosto isolata frequentata di notte da coppiette, confinante con alcuni stabilimenti balneari e campetti sportivi. Sul posto c’è anche il responsabile del reparto di medicina legale della Asl . Al momento, infatti, i militari hanno soltanto ispezionato l’area esterna. Ancora impossibile, pertanto stabilire se si tratta di omicidio o suicidio. Diverse le tracce che sono state repertate al di fuori dell’auto. Accanto al corpo è stata trovata la pistola d’ordinanza del militare, a quanto sembra con un colpo in canna. La circostanza fa pensare a un suicidio, pista che però contrasta con il resto della scena. Resta infatti da spiegare come si sia innescato il rogo. Il brigadiere viene descritto dai colleghi come persona integerrima. In precedenza aveva lavorato quattro anni alla frontiera di Ventimiglia. Lascia un figlio che frequenta l’Università.

All’interno dell’auto è stato trovato un bossolo su sedile anteriore che, secondo gli investigatori, è compatibile con il calibro della pistola d’ordinanza del militare. Il particolare sta portando gli inquirenti a prendere in considerazione l’ipotesi che il brigadiere possa essersi ucciso, anche se rimane da chiarire come si possa essere generato l’incendio dell’auto.

Articolo Precedente

Torri Gemelle, il Mattino di Napoli: “La camorra sapeva degli attentati”

next
Articolo Successivo

Mezzo 2 Giugno al Colle Oppio

next