Il 30 maggio 2011 Giuliano Pisapia viene eletto sindaco del capoluogo lombardo. Dopo 365 giorni ci sono punti del suo programma elettorale ancora irrisolti: tra questi il registro delle unioni civili e la moschea. Ne abbiamo chiesto conto ad alcuni dei suoi consiglieri, durante la festa organizzata da Sinistra Ecologia e Libertà davanti a Palazzo Marino. “Dobbiamo fare di più per chi ha un’esigenza abitativa”, dice Patrizia Quartieri, mentre Mirko Mazzali vorrebbe “trovare una soluzione per le Colonne di San Lorenzo”. Sulla scelta di vendere parte del patrimonio comunale, Basilio Rizzo non ha dubbi: “A differenza della giunta, io sono contrario alla vendita di Sea. Ma come ha detto il sindaco, decideranno i cittadini con un referendum”. Il primo cittadino di Milano assicura:  “Ci vorranno anni per mantenere tutti gli impegni presi”, ma ricorda con orgoglio l’introduzione, anche controversa, di Area C e il tentativo di rimettere a posto le casse comunali di Francesca Martelli

Articolo Precedente

Santanché invoca la rivolta fiscale: ‘Non pagate l’Imu’

next
Articolo Successivo

2 giugno, la bicchierata al Quirinale

next