“Con l’accordo di Pomigliano avevano promesso lavoro per tutti. Ora non riusciamo a mettere il piatto a tavola”. I lavoratori della Plastic Components – Magneti Marelli di Napoli (indotto Fiat) questa mattina hanno incontrato fuori ai cancelli della fabbrica i responsabili nazionali del settore auto di Fim, Uilm e Fiom. Circa mille i lavoratori in bilico, poco più di 200 quelli riassorbiti in FIP. Gli altri 750 sono in cassa integrazione da quattro anni. E il futuro è nero. “C’è stato un rallentamento del progetto di Pomigliano per via della crisi – dichiara Eros Panicali, segretario nazionale della Uilm – Le aspettative di arrivare ai volumi produttivi su cui si regge il progetto ancora non ci sono”. “Dobbiamo stanare la Marelli – aggiunge Enzo Masini, coordinatore nazionale FIOM auto – portarla a un tavolo dove emergano i piani industriali”. Alla fine dell’incontro, i sindacati si sono impegnati a chiedere un tavolo al Ministero dello Sviluppo e a organizzare per lunedì due ore di blocco della fabbrica di Andrea Postiglione
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione