A Bologna, Modena e Reggio Emilia si è diffuso il panico per nuovi sciami sismici, annunciati da persone in giro per la città o tramite telefonate e email che hanno fatto nascere una vera psicosi. Tanto da far prendere d’assalto i centralini di Vigili del fuoco, Carabinieri e Polizia. E questa mattina è stata fatta evacuare anche la sede della Banca d’Italia in piazza Cavour a Bologna, mentre in altri edifici pubblici si diffondeva la voce di imminenti evacuazioni.

Ma la Protezione Civile in coordinamento con la Regione Emilia Romagna e i centri di coordinamento operativi a livello provinciale ha comunicato che sono voci prive di ogni fondamento: “lo stato attuale delle conoscenze non consente di stabilire quante scosse e di quale intensità potranno ancora interessare la stessa area. Si rammenta che forti terremoti sono comunemente accompagnati da altre scosse, ma ogni previsione che indichi con precisione data, ora e luogo, nonché magnitudo di futuri eventi è priva di ogni fondamento”.

La procura di Bologna ha disposto accertamenti presso le centrali operative di Carabinieri, Vigili del fuoco e Polizia, per valutare questo picco di panico. Il procuratore aggiunto Valter Giovannini ha dichiarato che “non appena avremo ricevuto le relazioni, come atto dovuto verrà aperto un fascicolo per procurato allarme contro ignoti”,  per capire se vi siano state molte chiamate da parte dei cittadini che chiedevano informazioni su un imminente terremoto.

Intanto la psicosi continua. Email, telefonate, voci che si rincorrono e proprio questa mattina hanno portato all’evacuazione alle 11,40 della Banca d’Italia di piazza Cavour in pieno centro storico a Bologna, dopo che si è diffusa la notizia di “un’imminente forte scossa in arrivo a Bologna”. E dopo i dipendenti, sono scesi in strada anche i negozianti delle vie più centrali. Anche dal Comune si cerca di tranquillizzare la popolazione.

La Protezione civile aggiunge che “nelle aree attualmente interessate dai fenomeni sismici, massima attenzione deve essere dedicata alla verifica delle condizioni di sicurezza degli edifici che hanno subito il terremoto e, in particolare, delle strutture strategiche, di quelle più antiche e vulnerabili, monumentali e di culto, e di tutte quelle che mostrano lesioni e danneggiamenti. Infine, si ricorda che gran parte del territorio nazionale è caratterizzato da pericolosità sismica e che quindi non si può escludere che in qualsiasi momento possano verificarsi terremoti anche di forte intensità in altre aree del Paese”.

E dalla Provincia di Reggio Emilia mettono in guardia che al centralino della Protezione Civile sono giunte “numerose segnalazioni di persone di una non meglio precisata Protezione civile che a piedi o in auto starebbero girando per la Bassa invitando ad abbandonare le case in vista di nuove scosse”.

Voci che si rincorrono, spesso distorte, e che generano panico su persone già provate dall’ansia degli ultimi giorni. Per questo l’invito “a riferire che nessuna persona della Protezione civile stia effettuando questi avvisi. Qualora qualcuno li incontrasse, è pregato di far intervenire immediatamente Carabinieri, Polizia o Polizia municipale”.

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