“La minaccia anarcoinsurrezionalista è assolutamente da non sottovalutare. Oggi è il vero terrorismo che può offendere il Paese, non il fenomeno brigatista o il terrorismo internazionale che riguarda noi come altri Paesi”. La riflessione è del capo della Polizia, Antonio Manganelli, prima della Festa per i 160 anni della Fondazione della Polizia. “L’anarconsurrezionalismo – argomenta Manganelli – è quello che ha creato un network internazionale a partire dalle cellule greche. E’ una realtà da non sottovalutare sono stati loro stessi nei loro documenti ad annunciare che avrebbero fatto il salto di qualità  fino ad arrivare all’assassinio. Il nostro dovere è di arrivare il prima possibile a chi ha sparato, a chi fa parte di questa associazione: prenderli è la vera prevenzione”. 

VIDEO – Manganelli: “Il pericolo vero sono gli anarchici”

Una valutazione quella del primo poliziotto d’Italia sulla stessa lunghezza d’onda del capo dello Stato che ha inviato un messaggio al corpo guidato da Manganelli. ”Il richiamo alla determinazione e al coraggio di altri servitori dello Stato e di appartenenti alle istituzioni e alla società civile che hanno difeso la Repubblica da pericolose derive, sia monito a mantenere alto il livello di attenzione rispetto a pericolose forme di violenza destinate a sfociare in atti di terrorismo” ricorda il presidente Giorgio Napolitano che “alle donne e agli uomini della Polizia di Stato” rivolge “il ringraziamento di tutto il Paese per il quotidiano impegno a tutela della legalità e dell’ordine pubblico, per garantire la sicurezza dei cittadini e il libero esercizio dei loro diritti”.

Sul clima di tensione sociale nel Paese causato dalla pressione della crisi economica e finanziaria, Manganelli dice  “Sono sereno” perché “il mio compito non è preoccuparmi ma è quello di tenere alta l’attenzione sulla costituzione di un’organizzazione di controllo del territorio e gestione della piazza che sia sempre adeguata. C’è una tensione sociale estremamente complessa e fondata in un contesto di crisi. Noi per primi affrontiamo una gestione del cittadino improntata al rispetto della sua protesta, purché questa si svolga entro la legge”. Occorre, secondo Manganelli, “ricercare fino in fondo la verità” sulle stragi di mafia del ’92-’93. “Ci siamo rimessi in discussione, abbiamo rimesso in discussione questi temi e credo che avremo soddisfazione dagli ulteriori passi che verranno fatti”.

 All’anniversario della Polizia anche il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri garantisce rigore e risultati: ”Mai più verranno tollerate le logiche dell’intimidazione e del terrore. Siamo tutti chiamati a tenere alta la guardia contro le derive violente, ponendo a presidio dei valori costituzionali una unità di intenti”. La responsabile del Viminale ricorda che ”anche in presenza di acute conflittualità, le istituzioni non possono mai smarrire il senso della misura democratica e hanno l’obbligo di non venir meno alla loro vocazione pluralista e garantista. Nessun cedimento e nessuna compromissione sui principi di libertà”. Resta il fatto che la nostra società è “resa vulnerabile dalle attuali congiunture” e per questo bisogna tenere alta la guardia. “Un imperativo diventato ancor più inderogabile dopo il vile e atroce attentato di Brindisi. Nonostante le nuove minacce è con determinazione e coraggio che dobbiamo guardare al futuro, orgogliosi di quello che è stato fatto e fiduciosi di ulteriori successi”. Poi l’appello: ”Combattete la logica della paura e del guadagno facile con i valori della legalità e del rispetto delle regole. Abbiate fiducia in voi stessi nelle istituzioni dello Stato e nei principi fondamentali della democrazia”.

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