E’ stato d’emergenza per i prossimi sessanta giorni per le provincie di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova. Lo ha stabilito il governo Monti dopo un consiglio dei ministri straordinario e dopo che il presidente del consiglio in mattinata aveva visitato le zone terremotate, non senza incorrere in feroci contestazioni.

La competenza a coordinare gli interventi è stata attribuita al capo del dipartimento della Protezione civile, Franco Gabrielli, che avrà a disposizione un fondo di 50 milioni di euro. Successivamente il coordinamento spetterà alle regioni Emilia Romagna e Lombardia, ciascuna per i “territori di propria competenza”. I Comuni colpiti avranno diritto a un allentamento del patto di stabilità interno. Rinviato il pagamento dell’Imu per le abitazioni e gli stabilimenti industriali che saranno dichiarati inagibili.

Il fabbisogno finanziario per far fronte allo stato di emergenza verrà coperto utilizzando le risorse del fondo nazionale per la protezione civile. Le risorse stanziate serviranno a coprire tutte le spese per i soccorsi, l’assistenza e la messa in sicurezza provvisoria dei siti pericolanti.

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