Io e la poliziotta antimafia che interpreto da più di quattro anni tra piazze teatri e scuole d’Italia abbiamo sperimentato che la maggioranza delle decine, centinaia, migliaia di bellissime persone che investono il loro prezioso tempo, le loro emozioni e spesso anche il loro proprio denaro per diffondere cultura di legalità in questo paese, sono Donne, di ogni età; sono loro lo scheletro, la struttura portante di molte associazioni, fondazioni, scuole e quant’altro si occupi di legalità, soprattutto di educazione alla legalità nelle scuole che è quella che fa più paura come si è sempre detto e purtroppo, questa volta, reso evidente.

Donne, donne italiane che, ben oltre il vituperato crinale tra famiglia e lavoro si occupano anche di quello tra bene e male, tra civiltà e malvagità.

Questa volta la mafia le ha mirate e colpite dritte al cuore, tutte loro, tutte noi.

Ma non ha mai fatto errore più grande: non ci fermerà! Scenderemo in piazza, nei teatri, nelle scuole ogni giorno più numerose, senza paura, ogni giorno più determinate a far crescere i nostri figli in giustizia e libertà.

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