Dopo un avvio in leggero rialzo, le Borse europee vanno in territorio negativo e peggiorano a vista d’acchio. Oltre al timore della Grecia, c’è anche paura per la tenuta delle banche spagnole, con Bankia che Madrid arriva a perdere il 25%. Londra cede l’1,5%, Milano il 2,19%, Francoforte lo 0,96% e Parigi l’1,19%. Madrid, maglia nera, va giù del 2,4% e Atene dell’1,15%. Dopo un avvio in leggero rialzo, le Borse europee, vanno in territorio negativo e alle 13 mostrano un peggioramento che vede Piazza Affari in pesante calo. Londra perde l’1,11%, Milano, maglia nera, il 2,11%, Francoforte lo 0,7% e Parigi lo 0,85. Madrid va giu’ dell’1,57% e Atene dell’1,9%. Lo spread ancora in rialzo a 441 punti. 

Dopo un’ apertura in lieve rialzo (+0,23%), Piazza Affari è andata peggiorando. Nella prima ora di contrattazioni il Ftse Mib aveva segnato un calo dello 0,95% a 13.154 punti. Anche stamattina era alta tensione sullo spread tra Btp e bund tedesco che apriva a 433 punti, e poco dopo superava la chiusura di ieri a 436 toccando quota 443 alle 15. Aumenta anche la tensione sul debito spagnolo. Oggi infatti l’asta dei titoli ha visto collocati 2,49 mld di Bonos con scadenza 2015 e 2016. Sulla scadenza gennaio 2015 il rendimento è volato al 4,375% dal 2,89% di aprile. Sulla scadenza luglio 2015 il tasso è salito al 4,876% dal 4,037% di maggio. Per la tranche aprile 2016 il tasso è al 5,106%.

I dati che vengono dal Sol Levante, invece, sono più confortanti. L’economia giapponese è cresciuta del 4,1% nel primo trimestre e dell’1,3% la produzione industriale. Tokyo forte di questi numeri ha chiuso in rialzo con l’indice Nikkei 225 in progresso dello 0,86% a 8.876,59 punti. Ribasso frazionale invece per Hong Kong (-0,31%), mentre il tasso di disoccupazione destagionalizzato si è attestato al 3,3% nel trimestre febbraio-aprile, in calo dal 3,4% di febbraio-marzo. In attesa delle nuove elezioni in Grecia, il possibile ritorno alla dracma spaventa i mercati e i greci stessi, corsi in tanti a prelevare i propri risparmi agli sportelli bancari.

Intanto è attesa per oggi la videoconferenza che vedrà a confronto il premier italiano Mario Monti, il presidente francese Francois Hollande, la cancelliera tedesca Angela Merkel, il premier britannico David Cameron ed il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy. A deprimere i listini anche l’asta spagnola di oggi che ha collocato 2.493 milioni di euro, con un deciso aumento del rendimento al 4,421%, mentre il Pil della penisola iberica nel primo trimestre dell’anno è calato dello 0,3%. 

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