Un gruppo di giovani attivisti della comunità lgbt si sono recati presso una sede del Inps di Torino, per depositare la richiesta di una pensione d’invalidità. Infatti nei prontuari medici attualmente in uso da Inps e Inail l’omosessualità e considerata causa d’invalidità civile. La richiesta, chiaramente ironica, è stata fermata dalla polizia e dal direttore dell’istituto. Uno degli attivisti ha spiegato: “Finché questo prontuario non sarà cambiato chiediamo una pensione d’invalidità civile di 800 euro”  di Cosimo Caridi

Articolo Precedente

I veterinari e la vivisezione. Napolitano, aiutaci tu

next
Articolo Successivo

Una voce fuori dal coro

next