Greenpeace occupa gli stand di Giunti e Rizzoli al Salone internazionale del libro di Torino. I due gruppi editoriali sono accusati dall’organizzazione ambientalista di contribuire alla deforestazione del pianeta stampando favole in Cina, su carta proveniente da stabilimenti indonesiani. Durante la performance attori travestiti con i costumi dei protagonisti delle favole “ammazza foreste” hanno raggiunto gli stand per chiedere un incontro con gli editori. “Perché fare un incontro? cosa dobbiamo aggiungere? – agli attivisti risponde Annamaria Guadagni, responsabile dell’ufficio stampa Rizzoli – abbiamo già detto in un comunicato che abbiamo accolto le loro contestazioni. La produzione di cui loro parlano riguarda solo il 2-3 per cento della nostra produzione. Stiamo facendo delle verifiche, venisse fuori che hanno ragione, provvederemmo”. A sua volta Giunti Editore si rende disponibile ad un incontro e “conferma il suo impegno a favore di processi produttivi ecologici e di un’economia eticamente responsabile” di Cosimo Caridi e Elena Ciccarello

 

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