Il presidente Napolitano gode ancora di un ampio consenso anche tra i giovani, come verificato dall’Uomo da marciapiede questa settimana. Infondono fiducia l’integrità personale, l’equilibrio istituzionale, la determinazione con la quale ha impostato l’operazione Monti in una fase di emergenza. “Con quella mossa ha salvato l’Italia”, afferma una passante. Molti invece lo preferirebbero meno entusiasta nel sostenere le politiche di austerity del governo. I moniti su demagogia e antipolitica come pure i commenti sulla performance elettorale del M5S sono sembrati stonati anche a molti cittadini che non hanno votato per le liste messe in campo da Grillo. “Ormai è il garante della casta dei partiti” è un commento ricorrente sull’onda delle dichiarazioni del comico. Addebito non secondario è l’eccessiva prudenza nel trattare la pratica delle leggi su misura. Ma c’è chi lo giustifica: di fronte a quella maggioranza parlamentare non poteva fare di più. Nel clima di generale sfiducia nel ceto politico, sembra proprio ai minimi storici la soglia di tolleranza verso le carriere politiche a vita, come quella dell’attuale inquilino del Quirinale. Per la successione in tanti preferirebbero una persona meno anziana e più orientata al cambiamento. E voi che cosa ne pensate? Rispondete al nostro sondaggio di Piero Ricca e Franz Baraggino. Riprese e montaggio di di Matteo Fiacchino

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