Se le elezioni amministrative sono un banco di prova per le politiche, il Pdl ha di che preoccuparsi. Nei comuni capoluogo infatti è sceso da una media del 30% al 14%, ma guarda al futuro e tenta la corsa verso il 2013. Con un elemento che, se per altri è scontato, per loro è la novità: Internet.

A guidare il team di esperti di comunicazione web sarà Marco “Monty” Montemagno, nome noto ai cosiddetti “guru del web” nostrani, che pensa a una campagna su social network e via sms. Dietro di lui, c’è “l’uomo ombra” Marco Masieri, imprenditore della comunicazione via mobile, mente dell’operazione e promotore del partner a “uomo immagine” del team a due. Perché, di fatto, lavorano sempre in tandem. Se lo strumento del web in politica è già abitudine per tanti, non lo è per il partito di centrodestra abituato a una relazione verticale con i suoi elettori. Sono i vertici che comunicano con la base, mai viceversa. Il contrario del modello orizzontale alla base del dialogo online. Gli iscritti a ForzaSilvio.it, il portale ufficiale, per il compleanno di Berlusconi ricevevano messaggi con la richiesta di inviare gli auguri al Cavaliere. Con tanto di chiusa, “ciao e grazie”, firmata da Antonio Palmieri, responsabile web del partito. Eppure l’obiettivo della squadra messa a punto oggi per guardare alle elezioni di domani punta a emulare Obama e la sua campagna elettorale del 2008.

Entusiasta della campagna del primo presidente nero e dei tentativi 2.0 del Partito democratico alle politiche 2008, Montemagno ha fatto della divulgazione del web la sua professione fatta di partite improvvisate a ping pong durante le conferenze e video virali caricati su YouTube da mostrare sul palco. Eppure una serata di entertainment in stile americano studiata da “Monty”, come riporta Italian Celebrity Speakers, vale da 7.500 a 12.500 euro. L’ambiente della Rete italiano ha sempre osservato con curiosità le sue imprese, che nel tempo, oltre a condurre “Reporter diffuso” su SkyTg24, ha lanciato in tandem con Masieri diverse startup. Tutte legate alla rete. Spesso arabe fenici, chiuse e liquidate per risorgere dalle ceneri sotto altre spoglie. L’impresa più duratura è stata Blogosfere, network di blog nato nel 2005, parzialmente acquisito dal gruppo Sole 24 Ore nel 2007 e ceduto tre anni dopo in piena crisi economica al gruppo GoAdv, oggi Populis. Morta un’impresa se ne fa un’altra. Hanno dato vita anche a Codice Internet, nata esplicitamente con l’intenzione della divulgazione lanciata nel 2008 al Teatro dell’Arte di Milano da un evento annunciato in pompa magna ma con un’affluenza di pubblico ben al di sotto delle aspettative. Nello stesso anno è nata Augmendy, oggi in liquidazione, per “organizzare workshop di alto livello con focus su internet e social media”. Poi la Social Media Week, evento internazionale che hanno importato a Milano e Roma che, ovviamente, si occupa di divulgazione. Ora la nuova avventura è Reboot Italy, finalizzata a “promuovere l’utilizzo di Internet e/o delle nuove tecnologia attraverso iniziative ed eventi all’estero online e sul territorio”. La mission è sempre la stessa. E se queste imprese riguardano entrambi, nella carriera di Masieri compare un’altra azienda, Babila, cancellata a febbraio dal registro delle imprese, che oltre alla “consulenza informatica” offriva la “presentazione di servizi inerenti la raccolta di informazioni”, “incluso anche il noleggio e la vendita di dati raccolti anche su cellulari”. Un know how che torna alla ribalta per la campagna elettorale via sms.

Se i “comunicatori” ci sono, rimane però da verificare dove sarà sviluppata la campagna. Marco Camisani Calzolari, imprenditore della società Speakage che offre la tecnologia per Forzasilvio.it, spiega che il “suo” sito andrà avanti. “Non ho ricevuto nessuna disposizione per metterlo offline”, dice al Fattoquotidiano.it. Quindi sarà la stessa piattaforma per le elezioni 2013. “Non so niente dell’incarico di Montemagno e Palmieri è ancora responsabile della comunicazione web del Pdl”, aggiunge Camisani Calzolari. Da parte sua, Masieri conferma che Speakage continuerà a “fornire la piattaforma tecnica”. Montemagno, che abbiamo provato a contattare più volte, non risponde al telefono. Nella blogosfera, intanto, che ha osservato le molteplici avventure dei due partner ora arruolati dal Pdl, c’è grande attesa. Perché, a differenza di quanto hanno fatto prima, “se qui falliscono, rigiocarsela non sarà facile”.

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