Il superministro Corrado Passera. Poi senatori, presidenti di porti, sindaci, prefetti, generali di carabinieri e finanza, magistrati. Vertici del Cipe (Signorini), della Protezione Civile (Gabrielli). Summit in grande stile ieri a Monterosso, flagellata dall’alluvione.

Molti, però, hanno storto il naso: l’incontro istituzionale è avvenuto nella tenuta di Luigi Grillo. Il senatore Pdl condannato in primo grado a 2 anni e 8 mesi per Antonveneta.

Non solo: all’incontro “istituzionale” c’erano persone che con le istituzioni c’entrano poco: Fabrizio Palenzona, per dire, indagato per ricettazione nella vicenda che partiva da Gianpiero Fiorani. Palenzona amico di Bisignani. Palenzona che ha tanti interessi in trasporti, grandi opere, aeroporti e autostrade. Ciò di cui si occupa Passera.

Racconta un ospite: “Dovevamo parlare di un decreto del Governo, ma ci siamo trovati a casa Grillo. C’è stata anche la degustazione dei vini”. Il bianco che Grillo portò a Palazzo Grazioli per brindare con Antonio Fazio e Berlusconi. Racconta Grillo: “L’incontro nella mia tenuta non era privato”.

Ecco il punto. Di cosa ha parlato con Passera? “Di sviluppo delle CinqueTerre”. Forse Grillo ha mostrato all’illustre ospite la tenuta per la quale il Comune di Monterosso gli ha contestato la realizzazione di “opere edilizie senza il permesso”. O forse, con il ministro per le Infrastrutture , Grillo ha parlato di Tav o TerzoValico. Grillo ne sa qualcosa: fu indagato per la vicenda, ma se la cavò con la prescrizione.

di  Ferruccio Sansa e Emiliano Liuzzi

Il Fatto Quotidiano, 6 Maggio 2012

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