Nonostante le dure critiche ricevute dal premier Mario Monti, il Popolo della Libertà rilancia la presentazione della proposta di legge per la compensazione tra tasse e crediti delle imprese nei confronti dello Stato. Il segretario del partito Angelino Alfano, infatti, domani alle 11.30 presso la sede del Pdl in via Dell’Umiltà presenterà ai cronisti i contenuti dell’iniziativa che in qualche modo sembra riecheggiare la ‘disobbedienza’ all’Imu proposta dalla Lega. L’idea di Alfano, invece, è stata lanciata due giorni fa ai microfoni del Tg4: “L’imprenditore che ha dei crediti con lo stato – aveva detto l’ex Guardasigilli – non paghi le tasse per la stessa cifra. Altrimenti che Equitalia è. Un’agenzia di riscossione efficientissima nel riscuotere, a fronte di una stato lentissimo nel pagare”.

Parole che avevano provocato la dura reprimenda del presidente del Consiglio, che, dopo aver espresso il suo “sdegno” per l’iniziativa, ha aggiunto che “chi si vuol candidare per il governo del proprio paese non può giustificare l’evasione fiscale, né tanto meno invitare a non pagare le tasse o a istituire personali e arbitrarie compensazioni tra crediti e debiti verso lo Stato”. Una presa di posizione secondo cui rientra nella “disobbedienza fiscale” anche la compensazione tra debito e credito delle imprese nei confronti della pubblica amministrazione. “Non potremmo permettere che una singola impresa decidesse, se ha un credito verso lo Stato – aveva detto Monti – di fare la compensazione. Non sarebbe possibile, anche questo sarebbe disobbedienza fiscale”. E sulla reintroduzione dell’Imu Monti aveva attaccato anche il governo Berlusconi, che aveva deciso di abolire l’imposta sulla prima casa “senza valutare le conseguenze, in una situazione economica che non lo permetteva”.

Una polemica che sembrava sopita, ma che invece riprenderà vigore domani, quando il Pdl presenterà ufficialmente la sua proposta, che trova ‘sponda’ nell’Udc. “La proposta che il Pdl presenterà domani sulla compensazione fra crediti e debiti verso lo stato è un atto simbolico che riguarda un problema reale che sta a cuore anche all’Udc”. A spiegarlo è stato il presidente del partito, Pierferdinando Casini, a margine di un incontro elettorale a Conegliano. “E’ un atto simbolico”, ha detto, ricordando anche come “già qualche tempo fa era stato previsto in una disposizione legislativa questo principio, ma il ministro Tremonti non gli diede attuazione”. “Se fosse cosi semplice risolvere il problema ci avrebbero già pensato tutti”, ha rincarato Casini, sottolineando che “se il governo Berlusconi, di cui Alfano era un autorevole esponente, non ha poi provveduto praticamente all’attuazione della norma legislativa è per la complessità della questione”. “Mi auguro e sono convinto che Alfano queste cose le conosca e le sappia benissimo. La sua presentazione è un atto simbolico, solleva un problema reale che sta a cuore anche a noi. Oggi non c’è questa possibilità”, ha concluso Casini.

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