Il Pdl, Maurizio Gasparri in testa, ieri ha minacciato che “sulla riforma del lavoro si attendono cambiamenti. Il testo così com’è stato presentato, non va bene sulla parte della flessibilità in ingresso”. Ma oggi c’è stata la replica dei sindacati in una conferenza a Roma per la giornata del primo maggio. Per Susanna Camusso, leader della Cgil: “Gasparri fa parte di una forza politica che ha governato per anni e che pensa che tagliare le tutele sia una strada per lo sviluppi. E’ un pensiero – continua – di una forza che non si accorge cosa sta succedendo nel mondo e che la strada è un’altra”.”E’ un errore modificare un equilibrio così faticosamente raggiunto – afferma ancora il leader Cisl Raffale Bonanni -. Non c’è equità e non ci sarà senza concertazione”. La Camusso poi conferma la volontà di “arrivare allo sciopero generale contro la riforma”. Bonanni e Angeletti invece ribadiscono che “lo sciopero e’ uno strumento estremo, non uno strumento di tutti i giorni’ di Manolo Lanaro

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