Miss black France 2012 è un concorso di bellezza come tanti con sfilate, gare di abilità e abiti eleganti, ma a una condizione: possono partecipare solo donne di colore residenti o originarie della Francia. Per una volta quindi, la competizione sarà tra candidate con la pelle nera che sono francesi non meno e non più delle colleghe bionde e con gli occhi azzurri. Nessun limite di taglia o peso: è sufficiente avere almeno 16 anni e presentarsi con i capelli al naturale. A superare la selezione per le finali che si terranno il 28 aprile prossimo, 20 ragazze, perlopiù studentesse, con la voglia di partecipare a un concorso di bellezza, ma soprattutto di lanciare un messaggio.

Frédéric Royer è il giornalista e conduttore tv responsabile dell’iniziativa, che ha deciso di lanciare la prima edizione del concorso nell’aprile 2012, in piena campagna elettorale per le presidenziali. Tante le polemiche e le discussioni intorno al progetto, a cui l’autore ha risposto con grande tranquillità, cercando di smorzare i toni. “Ho voluto organizzare un’elezione – ha dichiarato Royer – per rappresentare le donne di colore, perché nel concorso di Miss France le candidate sono quasi esclusivamente bianche o al massimo meticce”. Véronique de la Cruz (1993, Guadalupa), Sonia Rolland (2000, Borgogna), Corinne Coman (2003, Guadalupa), Cindy Fabre (2005, Normandia) e Cholé Mortadu (2009, Midi Pirenei) sono state le cinque Miss Francia di colore da quando nel 1920 è stato istituito il concorso di bellezza nazionale. Cinque elette in concorsi che la maggior parte delle volte vedono una o al massimo due candidate nere e che quindi, non sono ritenuti rappresentare in pieno la popolazione francese.

“Da quando siamo piccole, non abbiamo modelli di bellezza nera di riferimento”, hanno dichiarato alcune delle candidate, che sembrano partecipare più per ragioni di sensibilizzazione civile che per la gara estetica in sé. La bellezza “di colore” non viene rappresentata nei media o nella stampa nazionale, hanno dichiarato in coro le ragazze ai giornalisti francesi. Senegal, Camerun, Madagascar, Ruanda, Mali o Capo Verde sono solo alcuni dei paesi di origine delle partecipanti. Obiettivo? Quello di farsi conoscere per quella che le ragazze chiamano “militanza estetica”: essere riconosciute in tanto che cittadine e in tanto che bellezze, come modelli di riferimento per una Francia multiculturale a parole, ma difficilmente una volta che si arriva ai fatti.

Mario Epanya, celebre fotografo di origini camerunensi e ritrattista ufficiale del concorso ha aderito con grande entusiasmo all’iniziativa. “Da molti anni”, ha dichiarato Epanya al giornale “Jeune Afrique”, “porto avanti una battaglia personale per trovare un posto alle donne di colore nei media in generale. C’è una vera comunità nera in Francia che spesso viene ignorata dai media e dalla politica. Voglio trasmettere un’immagine diversa della donna di colore, spesso associata alla povertà, alla miseria e alla prostituzione: non si tratta solo di questo”.

Tante le critiche che hanno sommerso il giornalista Frédéric Royer, in primo luogo quella di “comunitarismo”: che cosa avremmo detto se qualcuno avesse organizzato “Miss blanche France” (Miss bianca della Francia)? “Esiste già un concorso quasi esclusivamente per le donne bianche – ha dichiarato l’organizzatore – ed è proprio Miss France. Per questo che abbiamo pensato a questa iniziativa. Le polemiche non ci interessano”. Il 28 aprile prossimo, Parigi ospiterà dunque la prima edizione del premio Miss Black France e le 20 finaliste sfileranno per l’occasione con gli abiti di stilisti franco-africani, talenti troppo spesso dimenticati.

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