Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni lo aveva già annunciato circa due settimane fa, ora arriva il mandato all’avvocatura dalla Giunta regionale della Lombardia di agire per tutelare, in sede di giustizia civile, l’onore e la reputazione del Pirellone e del sistema sanitario lombardo.

Le azioni diffamatorie, si legge in un comunicato della Regione, hanno un risvolto negativo sia per il danno all’immagine dell’istituzione sia per il danno economico, in quanto possono “influenzare le valutazioni di affidabilità sui titoli e investimenti, cioè sui rating” come pure “l’attrattività del sistema sanitario” che si traduce in “domande di cura da parte di utenti di tutte le regioni italiane”.

La decisione della Giunta, fa sapere il Pirellone, è stata presa considerando che alcuni organi di informazione hanno “asserito o suggerito il coinvolgimento di Regione Lombardia nelle vicende relative alle Fondazioni San Raffaele e Maugeri, nonostante l’evidenza che quelli ipotizzati e perseguiti dagli inquirenti sono reati finanziari e tributari che nulla hanno a che fare con le erogazioni delle prestazioni sanitarie, con le procedure regionali di controllo della qualità, appropriatezza e quantità delle stesse e, dunque, con la sanità pubblica”.

Azioni diffamatorie, come si legge nel provvedimento, “sono state anche perseguite mediante l’indebita associazione di quelle vicende, che vedono la Regione Lombardia e i suoi amministratori e dirigenti del tutto estranei, con quelle relative a tutt’altre contestazioni di reati di corruzione e abuso d’ufficio che occupano i mezzi di informazione”.

IL DISOBBEDIENTE

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