Doveva essere caduta accidentalmente in bagno davanti agli occhi della madre, la bambina pakistana di due anni e mezzo che il 9 aprile è morta al Policlinico di Modena dopo un’agonia di tredici giorni. Ma oggi, grazie agli interrogatori condotti dalla Procura di Modena, la tragica vicenda occorsa nel comune di Concordia pare avere fine.

Il padre Muhammad Ilyas Tubassam è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario. Sarebbe stato lui, con le sue ripetute percosse, ad aver causato quelle lesioni interne rilevate dai medici nel corpo della piccola Bisma e che l’hanno portata, nel giro di poche ore dal suo ricovero, in coma e poi alla morte.

L’accaduto risale al 9 aprile scorso. I genitori, una coppia pakistana, avevano portato Bisma al pronto soccorso di Mirandola raccontando ai medici di una caduta accidentale in bagno, quando in casa vi era solo la madre, incinta di un altro figlio. Ma subito i traumi riportati dalla piccina non erano affatto compatibili con la versione offerta confusamente dai due coniugi.

Subito madre e padre erano stati accusati di lesioni gravissime, poi dopo la sopravvenuta morte della bimba, per la madre l’ipotesi di accusa era subito cambiata: omicidio volontario aggravato. Identico il capo d’imputazione per il marito dopo che oggi nuovamente convocato in questura, avrebbe fatto le prime ammissioni di colpevolezza.

Secondo gli investigatori  Muhammad Ilyas Tubassam era in casa al momento dei fatti e quando la piccola ha iniziato a piangere avrebbe perso il controllo, cominciando a picchiarla con la mani, continuando poi con dei calci, fino a quando Bisma è caduta a terra lesionandosi il fegato e un rene. In questo momento non si sa, però, se anche la madre rimarrà indagata per omicidio volontario aggravato.

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