Con Sonia Alfano ci siamo conosciuti in un convegno contro la camorra in una scuola napoletana e da allora non ci siamo più persi di vista. Grazie a quell’incontro abbiamo avuto modo di approfondire la storia del padre: Beppe Alfano, cronista ammazzato dalla mafia l’8 gennaio del 1993. Più volte siamo stati onorati di suonare, a Barcellona Pozzo di Gotto, per la commemorazione del padre. La storia di Beppe, un militante di destra impegnato nella lotta alla mafia messinese, ancora una volta ci ha confermato che l’uomo viene prima di ogni colore politico e che la lotta alle mafie e alla legalità essendo trasversale, dovrebbe “unire” tutti gli schieramenti politici al di là delle idee.

Oggi Sonia Alfano è diventata Presidente della prima Commissione Antimafia Europea, un organismo che segna una nuova e importante fase nella storia delle Istituzioni europee e della lotta globale alle mafie, proprio nel momento in cui l’espansione criminale ed economica delle mafie non ha più confini di alcun tipo. Sonia ci ha spiegato che «l’obiettivo è quello di predisporre un piano di contrasto a livello europeo, con la previsione di un testo unico antimafia, che permetta in tutti i paesi dell’Unione Europea di punire la partecipazione ad organizzazioni mafiose, di aggredire i patrimoni criminali e di contrastare efficacemente i fenomeni corruttivi e il riciclaggio di denaro, compreso quello attraverso il sistema finanziario». Convinti che Sonia Alfano possa rappresentare degnamente il ruolo che le è stato affidato e non solo per la sua storia, ma per il coraggio e la coerenza che la contraddistingue nel fare politica, non possiamo che farle le nostre congratulazioni e augurarle buon lavoro.

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