“A Panama Lavitola era Berlusconi, io l’ho sentito parlare con Berlusconi, l’ho sentito strapazzare la segretaria dell’ex premier. Ho sentito da lui cose che voi umani non avete mai sentito”. Lo sostiene in un’intervista esclusiva di “Piazzapulita”, su La7, Mauro Velocci, il teste-chiave nell’inchiesta per corruzione internazionale che ha contribuito all’arresto del faccendiere. Velocci, che è stato accanto a Lavitola durante tutta la sua latitanza panamense, racconta il rapporto tra l’ex direttore de “L’Avanti” e Berlusconi e di un affare che coinvolge il governo panamense e il governo Berlusconi. Tutto parte dal 29 giugno 2010, quando accanto a Berlusconi, in visita ufficiale nel paese caraibico, appare anche il faccendiere. Quel viaggio dell’ex premier era molto importante, perchè si doveva firmare un memorandum d’intesa per appalti sulla sicurezza. Erano previsti i radar e gli elicotteri di Finmeccanica e le carceri modulari della Svemark, per cui Velocci lavorava come tecnico. Ma l’affare si blocca e qui entra in ballo Lavitola. “Lavitola mi ha raccontato che stava in Sudamerica da venti anni e che era il pupillo di Craxi. Sosteneva anche con un certo orgoglio che durante la latitanza di Craxi consegnava a quest’ultimo soldi di Berlusconi”, aggiunge Velocci. “Lavitola è rientrato in Italia” – prosegue – “perché è convinto di risolvere tutto”

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