Un vertice mancato, quello che il presidente della Lombardia Roberto Formigoni aveva chiesto al segretario del Pdl Angelino Alfano. Incontro che avrebbe dovuto tenersi al Pirellone, sede del Consiglio regionale, e che invece si è tradotto in un brevissima photo opportunity a margine della visita di Alfano al Salone del mobile. I consiglieri regionali del Pdl hanno infatti accolto segretario e presidente al quarto piano del centro servizi del polo fieristico milanese. “Pieno sostegno da tutto il Pdl a Roberto Formigoni”, ha detto il segretario in conferenza stampa, circondato da Mariastella Gelmini, Maurizio Lupi e dal coordinatore regionale del partito Mario Mantovani. Ma non Formigoni, che ha saltato la conferenza evitando le domande dei giornalisti. Una scelta che potrebbe confermare le voci secondo le quali lo stesso Alfano avrebbe cercato di evitare l’incontro fino all’ultimo. Alla fine ha ceduto, ma niente dichiarazioni congiunte. Formigoni si è dovuto accontentare di qualche sorriso di fronte ai fotografi. Evidentemente gli scandali lombardi pesano, e i silenzi del governatore sulle vacanze presumibilmente pagate dal faccendiere Pierangelo Daccò, agli arresti per i fondi neri del San Raffaele e della Fondazione Maugeri, creano imbarazzo. Maurizio Lupi, ciellino doc nelle fila del Pdl, non commenta la lettera che la moglie dell’ex assessore dc Antonio Simone, ora agli arresti, ha inviato al Corriere della sera spiegando i rapporti tra Formigoni e il prodigo Daccò. Ma almeno lei ricorda dove è stato in vacanza? Lupi risponde trafelato: “Me lo ricordo sempre”. Ma sulle tensioni interne a Comunione e liberazione scende il silenzio di Franz Baraggino

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