Se ieri si vociferava che dietro la lettera di Beppe Pisanu, firmata da una trentina di rappresentanti del Pdl ci fosse lo zampino del presidente del partito, oggi il segretario Angelino Alfano annuncia di avere in mente un nuovo soggetto politico sviluppato con Silvio Berlusconi: “Se il destino dei moderati in Italia dovesse dipendere dalla riunione nella stanza del presidente della Camera tra Fini, Casini e Rutelli non credo sarebbe un grande destino – ironizza – Quella stanza non profuma di aria fresca, sa di naftalina da lontano un miglio”.

“Subito dopo il ballottaggio delle amministrative – dice a sorpresa – io e Berlusconi annunceremo la più grossa novità della politica italiana che cambierà il corso della politica italiana nei prossimi anni e sarà accompagnata dalla più innovativa campagna elettorale che la politica italiana abbia avuto dalla discesa in campo di Berlusconi del 1994”.

Poi un assaggio dell’inizio della campagna elettorale, che presumibilmente si giocherà tutta sull’economia secondo l’ex guardiasigilli: “Lo spread alto non è colpa di Monti, così come non era colpa di Berlusconi”. Infine l’attacco alla sinistra perchè “diceva che lo spread alto era colpa di Berlusconi e adesso dice che non è colpa di Monti. Noi siamo coerenti, altri no. Le vicende economiche internazionali sono dominate da dinamiche spesso imperscrutabili. Il nemico è la grande speculazione”.

In realtà la prima dichiarazione a riguardo era stata di Gianfranco Rotondi, dell’ufficio di presidenza: “Dopo le amministrative il partito non implode ma inizia la campagna elettorale per Alfano e ci saranno sorprese”. Passa un’ora e arrivano le parole del segretario: “E’ in arrivo la più grossa novità della politica italiana che ne cambierà il corso”. Questa continua: “Sarà resa nota dopo le prossime elezioni amministrative”. E’ già pronta anche la strategia di comunicazione: “L’iniziativa sarà accompagnata dalla più innovativa campagna elettorale che il nostro paese abbia conosciuto”.

Il vicepresidente dei deputati del Pdl, Jole Santelli accoglie il progetto con entusiasmo: “Siamo consapevoli che è l’alba d iuna nuova rivoluzione nella politica italiana, una rivoluzione che non vogliamo subire ma guidare. Abbiamo necessità di nuovo entusiasmo, energie e idee. Alfano oggi lo ha annunciato e noi saremo con lui e Berlusconi con gli occhi al futuro e la consapevolezza di un duro lavoro”.

I più fedeli al presidente e al segretario del Partito della libertà, aprono il fuoco su chi ha firmato il documento di Pisanu. Sandro Bondi interviene dicendosi: “Persuaso, che la vocazione del Pdl a dare vita ad una nuova alleanza dei moderati, presente fin dall’inizio dell’esperienza politica di Berlusconi e rilanciata con convinzione da Alfano, può essere coronata da successo solo a condizione di rafforzare il partito, non accondiscendendo a progetti che pretendono il disconoscimento della nostra storia”. Il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi: ”Sono giochetti da prima repubblica. Se Pisanu vuole fare il partito della Nazione scelga nuovi strumenti anzichè i vecchi. Si presenti agli elettori senza farsi portavoce di manovre o fronde”.

Sull’idea di un nuovo soggetto politico arrivano le prime adesioni. Adolfo Urso e Andrea Ronchi (i due fuoriusciti dal Pdl e ancora fuoriusciti dal Fli e ora confluiti nel gruppo misto) in una nota congiunta dicono: “Bene Alfano. L’Italia ha bisogno di un grande progetto che sappia davvero rappresentare il cambiamento, realizzare le riforme, dare piena rappresentanza ai moderati. Oggi è più necessario che mai”. E aggiungono: “E’ il momento di riunire e rinnovare il centrodestra nella prospettiva popolare. La destra italiana, moderata ed europea, saprà dare il suo necessario contributo”.

Ma i progetti di Alfano attirano le prime stoccate: “Berlusconi ha già cambiato la politica italiana, ha distrutto il centrodestra ed ha portato il Paese ai minimi termini” replica Fabio Granata di Fli e si rivolge poi al segretario del Pdl: “Alfano avrebbe potuto cambiare il corso delle cose ma ha perso il tempo e il treno passa una sola volta. Gli italiani non sono stupidi e non cadranno nella trappola per la seconda volta”.

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