“L’evasione fiscale e l’abusivismo edilizio sono logiche irresponsabili, comportamenti devianti, per quanto diffusi, che non meritano di essere associati al concetto e alla parola di Italia”. Sono dure le parole che il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, usa al margine degli stati generali del volontariato della Protezione Civile, presentando un’Italia divisa in due fra chi si impegna per il bene comune e chi invece si approfitta dello Stato.

“Il nostro Paese – ha proseguito il Capo dello Stato – presenta di sè diverse immagini ed esprime diverse logiche di comportamento. In un intreccio complesso di positivo e negativo” si legano “logiche particolaristiche asociali se non di aperto dispregio dell’interesse generale del Paese e del bene comune, di speculazione e cieco calcolo individuale che calpestano il nostro territorio e il patrimonio culturale”.

Il presidente ha citato esplicitamente chi compie abusi edilizi che “mettono a repentaglio l’ambiente ed il sistema idrogeologico nazionale”, ma soprattutto il problema dell’Italia ribadisce il presidente è rappresentato dalle “logiche irresponsabili del rifiuto del dovere fiscale”.

Durante gli stati generali il presidente del Consiglio Mario Monti si è definito un“volontario” della politica (“C’è una consonanza tra la vostra attività e la mia funzione di volontario per la messa in sicurezza, assieme a tutto il sistema politico-parlamentare, del Paese”) e ha ricevuto così la risposta del capo dello Stato che ha detto a quel punto di sentirsi un “riservista”. “Essendo lei un volontario, io sono richiamato qui come riserva”.

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