La saga della “family” è iniziata con lui, Riccardo Bossi, il figlio di primo letto del Senatùr che ormai quasi dieci anni fa venne assunto come assistente dell’europarlamentare leghista Francesco Speroni. Lo ha ricordato alcuni giorni fa la stessa Nadia Dagrada, una delle figure chiave dell’inchiesta che sta sconvolgendo la Lega Nord, deponendo davanti agli inquirenti: “Dopo il 2003 c’è stato ‘l’inizio della fine: si è cominciato con il primo errore, consistito nel fare un contratto di consulenza a Bruxelles a Riccardo Bossi”. Speroni ancora oggi giustifica e difende quella sua scelta, spiegando ai nostri microfoni che “non si trattava di un incarico politico, che era un lavoro da impiegato di fiducia, pagato con i fondi messi a disposizione dal Parlamento europeo” di Alessandro Madron
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