L’ex sindaco di Ventimiglia, Gaetano Scullino (Pdl) ha fatto ricorso contro lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, avvenuto il 3 febbraio scorso. Attraverso i suoi avvocati, infatti, gli avvocati Marco Mazzola e Ottavio Grandinetti ha presentato oggi ricorso al Tar del Lazio contro il decreto.
“Dopo un’attenta meditazione e lettura della relazione prefettizia che ha portato allo scioglimento, a mio parere ingiusto, del consiglio comunale, il ricorso era inevitabile – ha spiegato Scullino – Troppe falsità sono emerse dalla relazione”. Secondo Scullino “sono emerse falsità” in particolare su di lui e sull’ex direttore generale del Comune, Marco Prestileo. “La relazione – ha aggiunto l’ex sindaco – è giunta a della conclusioni errate ed illogiche”.
Nel ricorso l’ex sindaco si riferisce in particolare alla presunta vicinanza dei due amministratori a noti personaggi della malavita. Nel mirino, inoltre, c’erano l’appalto per l’affidamento del servizio di igiene urbana, i lavori commissionati alla cooperativa di tipo ‘B’, Marvon; all’interno si sospetta la presenza di soci occulti legati alla mafia. “Con lo scioglimento – prosegue Scullino – si è anche gettata un’accusa infamante su delle persone oneste, serie e capaci e su un’amministrazione che ha lavorato bene. Posso affermare con certezza di non aver mai chiesto, nel 2007, a nessun mafioso voti per la mia elezione, contrariamente a quanto dice la relazione prefettizia, e posso garantire che l’atto di intimidazione dei sette colpi di pistola di cui il dottor Marco Prestileo è stato vittima non ha minimamente condizionato nessun atto amministrativo”.