Il segretario Cgil risponde al ministro Fornero: “Ci devono ancora spiegare perché un mattino il dialogo si è interrotto”. A margine di un convegno al Capranichetta di Roma, Susanna Camusso dichiara di non temere manovre correttive dovute alla recessione. Piuttosto, ha affermato il segretario, “temo il rinvio della fase due, quella della crescita”. Sui giovani, “un segnale c’è ma non è il superamento della precarietà“. Per Camusso, il nodo resta l’articolo 18: “di fronte ad un licenziamento illegittimo, la sanzione deve essere la stessa, a prescindere dalla tipologia del licenziamento stesso” di Manolo Lanaro

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