Il sommerso ammonta a oggi a 540 miliardi, il 30% del Pil italiano. Ed è un fenomeno in crescita a causa della pressione fiscale in aumento. Più 11 miliardi rispetto al 2010. E’ quanto emerge dal rapporto Eurispes, “L’Italia in nero”, presentato stamane all’Hotel Nazionale in Piazza Montecitorio. “Molti italiani evadono per sopravvivere – afferma Gian Maria Fara, presidente dell’Istituto di ricerca di via Liegi – e il lavoro nero è un fenomeno trasversale che interessa il dipendente pubblico come il privato”. Secondo lo studio le difficoltà delle famiglie italiane, a causa della crisi e delle tasse, portano a incrementare le sacche di illegalità, con lavori secondari non regolari (leggi l’articolo integrale) di Irene Buscemi

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Il bluff dell’oro nero lucano: non ha portato né lavoro né soldi. E i giovani emigrano

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Giovani, Napolitano: “Basta ingiustificata precarietà e inammissibile sfruttamento”

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