Cinema

A Celle Ligure “Lo sguardo obliquo”, workshop dedicato all’arte del cinema

In occasione della terza edizione di Spaziocinema, da oggi fino al primo aprile il regista torinese Daniele Gaglianone alternerà lezioni frontali a esercitazioni in esterno per un gruppo di giovani aspiranti registi. Un'idea di Laboratorio probabile Bellamy, "progetto nato per creare un polo di studio in Liguria"

di F. Q.

Lezioni intensive di regia nel Ponente ligure. Sta per partire infatti “Lo sguardo obliquo”, terza edizione della manifestazione Spaziocinema: un workshop dedicato all’approfondimento teorico e pratico dell’arte cinematografica. L’evento si terrà dal 29 marzo al primo aprile nella cittadina di Celle Ligure, in provincia di Savona, dove un gruppo di giovani aspiranti registi, provenienti dalle scuole di cinema di tutta Italia, per quattro giorni alternerà lezioni frontali a esercitazioni in esterno sotto la guida di un “maestro” esperto: il regista torinese Daniele Gaglianone.

Laureato in Storia e Critica del cinema all’Università di Torino, Gaglianone ha collaborato negli anni Novanta con l’Archivio nazionale cinematografico della Resistenza, per il quale ha realizzato numerosi documentari. Risale al 1998 la sua prima collaborazione importante, quando partecipa alla sceneggiatura del film “Cosi ridevano” di Gianni Amelio, Leone d’oro al Festival del cinema di Venezia. Autore di molti e apprezzati cortometraggi, l’autore – particolarmente sensibile come d’altronde tutta la “scuola torinese” a tematiche legate a emarginazione e diversità – ha all’attivo quattro e pluripremiati lungometraggi: “I nostri anni” (un delicato e a tratti onirico film sulla Resistenza, affrontata dal punto di vista del ricordo di due anziani ex partigiani imbattutisi in un antico nemico fascista), “Nemmeno il destino” (incentrato sul disagio giovanile in una non precisata periferia cittadina italiana), “Pietro” (in cui affronta il tema del disagio mentale), e il recentissimo “Ruggine”, tratto dall’omonimo romanzo di Stefano Massaron.

Spaziocinema è un’idea del Laboratorio probabile Bellamy – associazione culturale nata nel 2004, operante in Liguria e attiva sia sul versante della videoproduzione sia su quello dell’organizzazione di eventi culturali – e si tratta di un vero e proprio unicum in Liguria, area da sempre fortemente legata a teatro, arti figurative e canzone d’autore tanto per fare qualche esempio, ma negli ultimi decenni troppo in secondo piano nel panorama italiano della celluloide e soprattutto del cinema impegnato. «Il nostro progetto – racconta Ilaria Sechi, 29 anni, presidente dell’associazione – nasce dall’esigenza di creare un polo ligure di studio e ricerca intorno all’arte cinematografica. Considerato il decentramento della nostra regione rispetto alle dinamiche filmiche nazionali, permette non solo di colmare un vuoto, ma di dare all’insegnamento e all’apprendimento del cinema un carattere specifico anche in Liguria». Per questo terzo appuntamento, dopo le edizioni del 2009 a Genova (con Albert Serra e Giorgio Diritti) e del 2010 a Dolcedo in provincia di Imperia (con Gianni Di Gregorio e Pietro Marcello), la scelta è ricaduta sulla suggestiva cittadina di Celle Ligure, ma – a conferma della sua vocazione prettamente ligure, ma anche “itinerante” – è già stato fissato un quarto appuntamento di Spaziocinema: «Il prossimo workshop si terrà a Monterosso dal 29 maggio al 2 giugno – racconta Sechi – nel cuore della tragica alluvione dello scorso autunno. In questo caso parteciperà il regista e antropologo palermitano Stefano Savona».

Durante questa “quattro giorni” di seminari per “addetti ai lavori”, sono però anche previste due proiezioni aperte al pubblico: la prima nella serata di giovedì 29 marzo, in cui I nostri anni sarà proiettato gratuitamente alla cittadinanza nella Sala della biblioteca del Comune di Celle Ligure. Venerdì sera sarà invece la volta di “Ruggine”, presso il Nuovofilmstudio di Savona, unica realtà del capoluogo che da ormai molti decenni cerca di resistere alla “logica del commercio”, alternando pochi film “da botteghino” a molte serate dedicate al cinema d’autore e alla retrospettiva. Al termine di entrambe le proiezioni si terrà un dibattito con il regista/docente.

di Carlotta Olivieri

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