Galeotta fu l’autodenuncia. Sì, Ugo Marani, il presidente dell’Adisu Federico II, l’azienda regionale per il diritto allo studio della più grande università di Napoli (l’Adisu è l’ente giuridico che si occupa di borse di studio, buoni mensa, alloggi e tutto quel che può agevolare gli studenti più meritevoli), in pratica avrebbe scritto, firmato e incartato da solo la prova regina dell’inchiesta che lo vede indagato per peculato. In queste ore il pm di Napoli Giancarlo Novelli, del pool reati contro la pubblica amministrazione, gli ha notificato un avviso di concluse indagini. Contestandogli l’uso disinvolto e privato dell’auto blu in dotazione all’Adisu, una Lancia Delta il cui leasing costa all’azienda pubblica circa 5000 euro annui.

Negli atti delle indagini, c’è infatti una nota su carta intestata Adisu e a firma di Marani, datata 4 febbraio 2011, con cui il presidente dell’azienda regionale comunica al funzionario dell’economato di aver usato privatamente l’automobile in dotazione durante le festività natalizie, e precisamente nel periodo dal 23 dicembre 2010 al 3 gennaio 2011, chiedendo di farsi detrarre l’equivalente dell’uso dell’auto dall’indennità di carica. Un gesto nobile? Probabilmente sì. O forse no, perché secondo il pm quella lettera era soltanto la mossa per cercare di coprire le conseguenze di un incidente automobilistico compiuto con l’auto blu durante in periodo in cui la vettura risultava ufficialmente ferma, a leggere i registri d’uso della vettura e i verbali delle testimonianze rese dall’autista. Ed è proprio di un incidente di cui si parla nel capo d’imputazione di Marani: “Si appropriava dell’autovettura Lancia Delta (…) e che a seguito di tale utilizzo a fini privati, riportava danni che importavano la sospensione dell’autovettura dal servizio e la corresponsione di somme per riparazioni e penali in favore della società locatrice dell’importo di circa 800 euro”.

Il reato sarebbe stato commesso tra il settembre 2010 e il gennaio 2011 tra Napoli e Pozzuoli, ovvero tra la sede dell’Università e il comune di residenza del presidente dell’Adisu, che secondo alcuni verbali agli atti del fascicolo ogni tanto si prendeva le chiavi dell’auto e se la portava via senza autista, anche in orari serali. E’ finito nei guai anche il responsabile della contabilità dell’Adisu, destinatario della lettera di Marani. E’ accusato di omessa denuncia. Per il pm, avrebbe dovuto prendere quella nota e trasmetterla all’autorità giudiziaria. Non lo ha fatto, soddisfacendo invece la richiesta del presidente, detraendogli dal cedolino una piccola quota a mò di rimborso per l’uso dell’auto. L’inchiesta ha avuto origine da un esposto anonimo alla Guardia di Finanza di Roma e trasmesso dalle Fiamme Gialle alla Procura di Napoli. La nomina del presidente dell’Adisu è di competenza del presidente della giunta regionale, d’intesa con l’Università di riferimento. Marani fu nominato nel febbraio 2009, il decreto fu firmato da Antonio Bassolino.

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