Oggi 28 marzo è, o meglio avrebbe dovuto essere, l’ultimo giorno di vita del consiglio della Rai, i cosiddetti “Figli e Figlie” della legge Gasparri. Per questa ragione e per reclamare le loro immediate dimissioni, l’Italia dei Valori ha promosso per mercoledì a partire dalle 14, una iniziativa davanti alla Camera dei deputati.
Articolo21 ci sarà perché ci sembra doveroso chiedere il rispetto della legalità, protestare contro il tentativo di prorogarli  tacitamente, come per altro hanno chiesto Berlusconi e i suoi mazzieri.

Ci saremo perché costoro, o meglio quelli di loro che hanno votato le delibere, hanno accompagnato alla porta Santoro, Travaglio, Vauro, Ruotolo e tutta la squadra di Annozero.
Hanno inviato Saviano a cambiare residenza mediatica.
Hanno regalato Serena Dandini e Sabina Guzzanti ai concorrenti.
Si sono liberati del direttore di Raitre Paolo Ruffini, perché non obbediva agli editti, più o meno bulgari.
Hanno relegato in cantina Carlo Freccero e hanno innalzato ai piani alti “Somari e semianalfabeti”.
Hanno espulso dai notiziari le notizie e i soggetti sociali che non piacevano al signore e padrone del conflitto di interessi.

Cosa farà ora il governo Monti, starà a guardare?
Perché non ha presentato proposta alcuna in materia?
Perché non dichiara che “Non tirerà a campare” e abrogherà la Gasparri, costi quel che costi?

Per aiutarlo a decidere, abbiamo deciso di preparare una lettera appello rivolta a Monti e a Passera e che suona, più o meno, così:

“Egregio Monti, invece di provare ad “imbavagliare” l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, perché non prova a levare i bavagli all’articolo 21 della Costituzione, a cominciare dalla Rai? Restiamo in attesa di una sollecita risposta”

Da oggi partiremo, in tutta Italia, dentro e fuori la rete, ovunque sarà possibile con la raccolta di firme e con iniziative di lotta e di denuncia.
Chiunque fosse interessato ci dia una mano, anzi dia una mano all’articolo 21 della Costituzione.

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