Milan – Roma

Il Milan è una volpe, l’esatto contrario del suo allenatore Massimiliano “Cacciucco” Allegri che, alla vigilia dello scontro con il Barcellona, impiega il precario Thiago Silva che nemmeno a dirlo, abbandona il campo dopo pochi minuti da infortunato. La partita è stata un perfetto allenamento per i rossoneri, in attesa del Barça hanno infatti battuto il Barça B, la Roma.

A decidere è stato il solito Ibrahimovic, l’inarginabile. Il buon Kjaer, non ci ha nemmeno provato, perché al momento del secondo gol era troppo impegnato a mettersi a posto il cerchietto. Francesco Totti, durante la ripresa ha avuto l’occasione di portare la Roma sullo 0 a 2 ma l’ha sprecata con un cucchiaio maldestro. Sono stati in molti a provare tenerezza quando il capitano giallorosso, sostituito, è stato aiutato da Bojan a scendere le scale degli spogliatoi mentre farfugliava storie sulla sua infanzia,  quando i cucchiai gli riuscivano. C’è stata poi la famosa telefonata tra Luis Enrique e Guardiola che cercava  consigli in vista del match contro il Milan. Il tecnico del Barça è stato costretto a riattaccare quando ha capito che Luis Enrique non sapeva che l’obiettivo di questo sport è arrivare più in alto possibile in classifica.

Napoli-Catania

Il Napoli ha un difetto, è lo specchio della città e come essa si fa prendere dall’entusiasmo e s’impapocchia. Mi riferisco alla concentrazione della squadra nei 90 minuti. Entra in campo deciso, attento, padrone della situazione come le grandi squadre, ma dopo aver segnato 2 gol i neuroni gli fanno iammeià, si distraggono ed il Catania, manco fosse un “mariuolo” dei quartieri Spagnoli, gli scippa i tre punti segnandogli altrettante reti. Mazzarri che nella conferenza stampa pre-partita aveva dichiarato: “Abbiamo ancora fame!” è stato costretto ad una rettifica nel postmatch dopo la disfatta: “Stiamo bene così grazie, anzi se ci portate il conto è meglio”. Tutta colpa dei media che per un accesso agli ottavi di Champions già ti battezzano come campione d’Europa. Giornalisti sportivi, trovatevi un lavoro vero invece di illudere i nostri milionari ragazzi.

Lazio-Catania

C’è da dirlo, sono anni ormai che la Lazio è sempre lì a combattere per l’Europa che conta, poi non c’è mai entrata ma questa è un’altra storia. Quest’anno forse è la volta buona, anche perché i papabili pretendenti al 3° posto stanno perdendo punti come il Pd perde voti. Chissà quanto peserà l’assenza di Klose nelle prossime partite, il tedesco che dovrà star fuori circa un mese per infortunio, farà spazio a Tommaso Rocchi ora amico ed anni fa ex rivale in guerra ai tempi della trincea in Austria.

Intanto Lotito è galvanizzato come non mai, pare perché siano già 3 giorni che non riceve lettere minatorie. Ha promesso grandi campioni per questa squadra ma non ha capito che i suoi colleghi in Lega lo prendono in giro, è davvero convinto di aver acquistato i ¾ di Ibrahimovic in cambio dell’opzione per il 2018 sui 2/3 di Sneijder, povero “Oronzo” Lotito…

Juve-Inter

Una grande sfida quella di ieri sera tra la “vecchia signora”, la Juve e la “vecchia morta”, l’Inter. Si è capito subito quale sarebbe stato lo spirito della Juventus , non perché abbia chiusol’arbitro De Marco negli spogliatoi, ma per la coreografia dei loro tifosi. L’Inter inizialmente fa una buona prova ma Buffon, oltre a consigliarci quali cereali mangiare la mattina, ci ricorda finalmente perché era considerato il più forte portiere al mondo. Il resto della partita, come nei cinepanettoni, è sempre la stessa trama, l’Inter, dopo un inizio discreto, prende un gol più o meno fortuito e sparisce dal campo.

La Juventus vince per 2 a 0 e rimane in corsa per lo scudetto con il Milan. All’Inter rimane solo il nostro premio di fine stagione, “Squadra materasso di Motel”. Una considerazione è doverosa, se devo essere sincero, un po’ mi dispiace che abbia segnato proprio Del Piero. Ora i giornalisti sportivi, in assenza di altro di cui parlare, ci massacreranno gli attributi con eterne discussioni sul numero 10 juventino del tipo:“Del Piero, perché non gioca sempre?” ed ancora: “Perché la Juve non rinnova il contratto a Del Piero?” oppure la mia preferita: “Perché Del Piero alla Chiabotto, ha sempre preferito giocare con il suo uccellino?”.

All’ultima domanda non so rispondere ma alle altre si, Del Piero èvecchio, deve giocare a piccole dosi per poter dare il meglio di sé. Guardiamo in faccia la realtà, ieri ha segnato il 1° gol in campionato alla 29^ giornata, in una stagione che pur l’ha visto scendere in campo 15 volte. E’ mortificante il fatto che noi italiani, anche nello sport, riusciamo a far passare le cose mediocri come mirabolanti, sto sempre parlando di Del Piero non del governo Monti.

di Matteo Pontes

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