“Scuola statale bene comune”, questo l’urlo lanciato in molte piazze d’Italia venerdì pomeriggio. A Torino sono scesi in piazza genitori, insegnati e bambini per denunciare gli effetti dei tagli alla pubblica istruzione. Silvia Bodoardo, presidente del Coogen (coordinamento genitori) spiega: “E’ il terzo anno di tagli, e questo governo non ha intenzione di cambiare rotta”. Tra i manifestanti anche i precari dell’istruzione tra cui Barbara Borriero che racconta: “Sono la precaria per eccellenza. Ho lavorato per sei anni all’università e altri sei alle scuole superiori. Sempre come supplente”. Situazione ancora più grave per gli asili nido e le scuole materne di Torino: il comune avendo sforato il patto di stabilità a settembre si troverà senza le risorse per il personale. Circa 300 le educatrici che non si vedranno rinnovare il contratto, il che tradotto vuol dire: la chiusura di 10-15 asili nido, un problema che coinvolgerà circa 1200 famiglie di Cosimo Caridi

 

Articolo Precedente

Chiedetelo ai quindicenni

next
Articolo Successivo

La scuola offesa
da chi la fa

next