Dopo aver viaggiato per settimane sotto quota trecento punti, il differenziale tra il rendimento dei titoli di Stato decennali italiani e i Bund tedeschi è tornato sotto pressione. I Btp, infatti, ieri hanno superato quota 300, mentre stamattina il premio di rendimento decennale ha superato quota 310: dopo un picco a 315, lo spread è rallentato, tornando a quota 309. Il rendimento del decennale è al 5,06 per cento. Lo spread calcolato sui Bonos spagnoli, invece, avanza a 359 punti, oltre 40 punti sopra quello italiani, per un tasso del 5,5 per cento. Il nervosismo dei mercati è sempre legato al rallentamento della Cina, a cui oggi si aggiungono i dati deludenti sull’indice Pmi di Germania e Francia. Sotto i 50 punti, un livello che indica una contrazione dell’economia, sia l’indice pmi manifatturiero di Berlino, che quello composito di Parigi.

Male anche le borse europee, per il quarto giorno contraddistinte dal segno meno. Anche in questo caso pesano i dati preliminari cinesi che mostrano una contrazione nella produzione manifatturiera. In tale situazione, da valutare quanto accadrà oggi visto che in agenda c’è la pubblicazione di alcuni dati macro americani che potrebbero misurare il polso della ripresa, come le nuove richieste di disoccupazione, indicatori economici anticipati e prezzi delle case. Gli indici dei titoli guida delle principali Borse europee, del resto, parlano chiaro: Londra -0,58%, Parigi -0,91%, Francoforte -0,94%, Madrid -1,44%, Milano -1,37%, Amsterdam -0,86%, Stoccolma -0,33%, Zurigo -0,46%.

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