16 ore di sciopero di cui 8 ore in un’unica giornata con manifestazioni territoriali. E’ questa, al momento, la proposta che il direttivo nazionale della CGIL sta discutendo per manifestare la propria contrarietà alla riforma del Lavoro targata Monti-Firnero. Maurizio Landini, segretario FIOM, condivide le contromosse della Cgil: “La proposta del governo non ci piace, non cancella la precarietà – dichiara a ilfattoquoitidiano.it – modifica in modo inaccettabile l’articolo 18, rendendo facili i licenziamenti”. “Nel Paese su questi argomenti – prosegue Landini – il governo non ha il consenso del Paese”. La riforma del mercato del lavoro “è un’operazione politica che non affronta i problemi di fondo su come uscire dalla crisi e manca un ragionamento su come creare nuovi posti di lavoro”. “La mobilitazione è aperta a tutti i lavoratori (anche degli altri sindacati) – conclude leader FIOM – le adesioni agli scioperi di questi giorni indetti della FIOM stanno avendo adesioni altissime” di Manolo Lanaro
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