L’impegno politico, ma anche un’intensa attività lavorativa nella vita di Alberto Musy, il capogruppo dell’Udc-Terzo Polo in consiglio comunale a Torino, ferito stamattina a colpi di pistola nell’atrio del palazzo dove abita, in via Barbaroux 35. Avvocato e professore ordinario di Diritto privato comparato all’Università del Piemonte orientale, presso la facoltà di Economia di Novara, Musy ricopre diversi incarichi societari di rilievo. E’ il rappresentante degli azionisti nella Exor, la cassaforte finanziaria della famiglia Agnelli, e in passato è stato consigliere di società attive nel settore immobiliare e nelle costruzioni. Fino al settembre del 2009 è stato anche nel consiglio d’amministrazione della Hippogroup spa, azienda specializzata in scommesse ippiche.

Come avvocato, Musy è socio dello studio “Musy Bianco e Associati”, che si occupa tra l’altro di cause di lavoro, ed è nel board del Centro Studi Luigi Einaudi di Torino. Di formazione liberale, nel 2011 è stato candidato sindaco per la coalizione del Nuovo Polo per l’Italia e ha ricevuto più di 22mila preferenze.

Nel commentare il ferimento di Musy, diversi esponenti politici hanno evocato la pista politica, ma il movente dell’agguato è ancora da individuare. “E’ stato un agguato, non è stato un caso, ma non abbiamo elementi per dire che matrice abbia” ha affermato il ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, rispondendo ai giornalisti a Napoli. “Stiamo lavorando, dobbiamo capirne di più”. Secondo le indiscrezioni che trapelano, gli investigatori indagano a tutto campo, ma al momento la pista politico-terroristica sarebbe ritenuta la più debole.

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