Le ricordate le prime vicende di Mani Pulite? Era sconvolgente vedere un uomo politico in manette, immaginare la sua famiglia benestante scossa dalla vergogna.

Era addirittura materia di discussione: “Ma come, con quegli stipendi d’oro prendono le mazzette?”. “Sono per il partito”. “Ma i partiti ce li hanno già in finanziamenti”. Sembrano passati secoli. Oggi chi di noi registra qualcosa di diverso da un senso di nausea, mentre sgrana il rosario degli scandali? Il tasso di mascalzoni nella categoria “politici di professione e amministratori locali” è talmente alto che farebbe notizia, nell’ambiente, soltanto un eventuale “uomo che visse del suo stipendio”. “Chi hanno beccato a ‘sto giro?”. “Il sindaco di Bari”. “Ah, e chi è?”. “Uno che riesce a mangiarsi 4 spigole 8 astici e 50 ostriche imperiali tutte da solo”.

A che schieramento appartiene non lo chiede più nessuno. Fino a qualche anno fa, si dava per scontato che il disonesto appartenesse al gaudente schieramento della destra liberista. Si dava per scontato che , a sinistra, si fosse un po’ più austeri e per bene. Oggi, quanto a etica politica, centrodestra e centrosinistra sono piuttosto omogenei. È colpa di quella brutta parolina lì… la parolina “centro”.

Il Fatto Quotidiano, 16 Marzo 2012

MANI PULITE 25 ANNI DOPO

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